La sfida cinese all’intelligenza Usa

Il paese asiatico sta investendo miliardi di dollari per diventare leader mondiale nell’AI superando l’America. Un confronto che piace anche agli investitori internazionali.

Marco Caprotti 15/05/2018 | 11:53
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La Cina prepara un’altra guerra commerciale con gli Stati Uniti. E gli investitori si preparano ad approfittarne. Il terreno di scontro questa volta è lo sviluppo delle tecnologia per l’intelligenza artificiale (IA).

Un campo sensibile per gli Usa visto che l’amministrazione Trump, come riportato dal New York Times nelle settimane scorse, si è detta disponibile a fare concessioni sulla questione dei dazi doganali per allumino e acciaio se Pechino rallenterà il suo progetto per l’innovazione hi-tech del paese. Quanto i cinesi stiano facendo sul serio lo dicono i numeri. Il governo ha stanziato circa 300 miliardi di dollari per far fare un salto in avanti al Paese nel settore tecnologico, incluso il cosiddetto AI (Artificial intelligence). L’obiettivo dichiarato è quello di diventarne leader globale entro il 2030.

Il guanto di sfida arriva in un momento particolarmente caldo per il comparto hi-tech in Borsa. L’indice Morningstar dedicato al segmento (a livello globale) in un anno ha guadagnato quasi il 16% (in euro) e da gennaio ha già fatto segnare +8,3%.

Indice Morningstar Global Technology
tech1

Dati in euro aggiornati al 14 maggio 2018
Fonte: Morningstar Direct

La via cinese all’IA
“Gli Stati Uniti per ora stanno vincendo la gara, ma Pechino sta accorciando le distanze”, spiega Vikram Barhat, analista di Morningstar. “I progetti della Cina per dominare nell’intelligenza artificiale sono supportati da enormi investimenti infrastrutturali che comprendono un fondo sovrano dedicato che può già contare su 5 miliardi di dollari di capitale e la creazione di un complesso tecnologico da 2,1 miliardi per approfondire l’IA”. Sforzi che hanno già attirato l’attenzione degli investitori internazionali che hanno messo sotto la lente alcune start up cinesi. Secondo un’analisi della società di venture capital Sinovation Venture nel Paese asiatico fra il 2012 e il 2017 sono arrivati dall’estero 4,5 miliardi di investimenti solo per l’intelligenza artificiale.

“La Cina sta facendo sul serio”, dice l’analista. “Grazie a società come Baidu, Alibaba e Tencent può contare su una quantità infinita di dati grezzi (necessari per alimentare i sistemi di IA), una normativa blanda e favorevoli politiche statali. Il tutto in un Paese dove la popolazione ha dimostrato di essere pronta e curiosa quando si parla di nuove tecnologie”.

 

 

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Alibaba Group Holding Ltd ADR85,58 USD-1,37Rating
Baidu Inc ADR81,63 USD-5,90Rating
Tencent Holdings Ltd ADR52,20 USD-0,40Rating

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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