I Big del cinema di Hollywood sbancano al botteghino, ma continuano ad essere snobbati dai listini. Walt Disney ha superato le attese degli analisti nel secondo trimestre grazie al successo delle ultime pellicole “Black Panther” e “Avengers: Infinity War”.
Walt Disney sbanca al botteghino
I ricavi della casa di produzione cinematografica sono saliti del 21%, trascinando il fatturato complessivo del gruppo a +9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e le prossime uscite di Ant-Man e The Wasp, attese entro la fine dell'anno, nonché quella di Capitan Marvel, nel primo trimestre del 2019, promettono di rafforzare il trend favorevole. “Ci aspettiamo una crescita media dei ricavi del 10% nei prossimi cinque anni.
Il segmento media garantirà un +3%, mentre quelli parchi/resort, casa di produzione cinematografica e merchandising saliranno rispettivamente del 5%, del 4% e del 6%, e questo permetterà un’espansione del margine operativo di circa 200 punti base. Sulla base di queste previsioni stimiamo un fair value di 130 dollari, che tiene conto anche degli asset acquistati recentemente da FOX”, dice Neil Macker, analista azionario di Morningstar (report aggiornato in data 24 maggio 2018). Il titolo ha ceduto oltre l’8% da inizio anno e ora è scambiato a un tasso di sconto del 20% rispetto al fair value.
Gli Universal Studios spingono Comcast
Andamento in controtendenza rispetto agli incassi dei botteghini anche per Comcast, gruppo proprietario degli Universal Studios. Nello scorso anno la casa cinematografica ha guadagnato quattro miliardi di dollari grazie ai ricavi prodotti da “Fast and Furious 8” e “Cattivissimo me 3” e le prossime uscite di “Jurassic World – Il regno distrutto” e “Skyscraper” promettono di regalare altri successi nel 2018. Tuttavia, le azioni del gruppo statunitense hanno ceduto oltre il 20% negli ultimi 12 mesi e ora sono scambiate a un tasso di sconto del 25% rispetto al fair value di 42 dollari (report aggiornato in data 24 maggio 2018).
Comcast ha una forte posizione di vantaggio competitivo nel settore telecom, merito dell’estensione della sua rete di telefonia fissa e di banda larga che le permette di offrire un pacchetto integrato di servizi e di contenuti multimediali. Inoltre, attraverso la NBCUniversal gestisce numerose reti via cavo nazionali e regionali e le case di produzione cinematografiche Universal Pictures e DreamWorks Animation. “L’azienda sta investendo per aumentare la sua proposta di contenuti multimediali e l’offerta da 60 miliardi di dollari per strappare alla Disney gli asset della Fox va in questa direzione. Nei prossimi cinque anni, ci aspettiamo una crescita media del fatturato del 4% e un miglioramento del margine Ebit dall’attuale 21% al 22,5%”, aggiunge Macker.
FOX a sconto nonostante il rally
Il titolo Twenty-First Century Fox (FOX) è salito di oltre il 20% negli ultimi sei mesi in scia alla notizia dell’accordo con Walt Disney per la cessione di gran parte dei suoi asset (studi cinematografici, le case di produzione Endemol e Hulu, la partecipazione in Sky e la Pay Tv asiatica Star TV), ma continua a essere scambiato su valori di circa il 10% inferiori al fair value di 43 dollari (report aggiornato al 24 maggio 2018).
“Ci aspettiamo per i prossimi cinque anni una crescita media del fatturato del 4% e un allargamento del margine Ebitda dall’attuale 25% al 26%. Il merito principale di tali risultati è del buon andamento del segmento della Tv via cavo, in forte crescita sui mercati internazionali e con margini di profitto più alti rispetto agli altri rami di attività”, conclude Macker.
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