Marchionne alza l’asticella, ma il mercato resta scettico. Il nuovo piano industriale di FCA punta ad accelerare i ritmi di crescita e ad espandere i margini di profitto. Gli analisti di Morningtar promuovono la strategia del gruppo italo-americano, anche se sono meno ottimisti rispetto alla sua capacità di raggiungere a pieno gli obiettivi fissati.
FCA punta sui marchi di fascia alta
“Il nuovo piano quinquennale (2018-22) di Fiat Chrysler ha evidenziato quali sono gli obiettivi del gruppo e gli strumenti con i quali il management vuole realizzarli: il fatturato è visto in crescita a un ritmo medio del 7% e il margine Ebit in espansione dall’attuale 6,4% a un intervallo compreso tra il 9% e l’11%. La strategia per raggiungere questi target prevede un forte focus sui marchi premium Jeep, Maserati e Alfa Romeo e l'espansione di Ram (brand americano di pickup), mentre saranno ridimensionati quelli del segmento mass-market come Chrysler, Dodge e Fiat. Sebbene riteniamo che il piano industriale di FCA sia ambizioso, la scelta del Lingotto di puntare sui marchi a più alto valore aggiunto è corretta”, dice Richard Hilgert di Morningstar.
Il mercato resta scettico
“Le nostre previsioni sono più caute rispetto a quelle del management, ma a nostro avviso il mercato continua a sottovalutare il potenziale di Fiat Chrysler. Escludendo il contributo di Magneti Marelli, che assumiamo sarà scorporata dal gruppo con uno spin-off a inizio 2019, abbiamo alzato da 3% a 5% la stima relativa alla crescita media del fatturato nei prossimi 5 anni e quantificato in 70 punti base l’espansione media del margine Ebit. Nonostante il nostro atteggiamento sia prudente, tali modifiche apportate al modello di stima hanno prodotto l’aumento del fair value da 20 a 25 euro. La nostra valutazione si colloca nella parte alta della forchetta del consensus del mercato (14,5-25 euro), a dimostrazione che il titolo è scambiato a un tasso di sconto superiore al 25%”.
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