Le ultime settimane non sono state facili per il comparto obbligazionario. A scatenare il panico sui mercati del debito ci sono state, prima, le difficoltà in Italia per formare il governo dopo quasi 90 giorni dalle elezioni. Gli ostacoli nell’affidare l’incarico hanno fatto crollare i titoli governativi italiani a breve termine facendo schizzare lo yield (che sul due anni ha toccato anche il 2,5%). “I mercati hanno inziato a pensare che si fosse in una situazione simile a quella della crisi del debito del 2011-2012 e gli operatori hanno cominciato a vendere un po’ tutte le obbligazioni governative a livello globale”, spiega Dave Sekera, analista di Morningstar specializzato sul reddito fisso.
Poi, a complicare la situazione, ci si è messo il petrolio che ha iniziato a muoversi in maniera fin troppo erratica, anche per un asset famoso per la sua volatilità. A scatenare gli speculatori sono state le notizie sui problemi di produzione di alcuni paesi Opec e i rumor sulle possibilità che alcuni membri del cartello (Arabia Saudita in testa), potessero aumentare l’estrazione. “Il fly to safety, in questa situazione complessa, ha spinto gli investitori non solo sui Treasury americani come accade spesso, ma anche sui bond corporate. Soprattutto quelli con un giudizio investment grade”, In questo scenario, la categoria Morningstar dedicata ai fondi che investono nei Global corporate bond in quattro settimane ha guadagnato circa lo 0,5% (in euro). Non è servito però a cambiare la performance da inizio anno che resta negativa (-1%). L’indice Morningstar Corporate Bond in quattro settimane ha guadagnato poco più dell’1% (-1,5% da gennaio).
Indice Morningstar Corporate Bond
Dati in euro aggiornati al 12 giugno 2018
Fonte: Morningstar Direct
Un Silver per i corporate globali
Nella categoria dedicata fondi che investono nei corporate bond globali, fra gli strumenti venduti anche in Italia è presente un solo prodotto con Analyst rating (Silver): PIMCO GIS Global investment Grade Credit T USD Acc. “Questo fondo ha come benchmark l’indice Bloomberg Barclays Global Aggregate Corporate Bond e si concentra sulle obbligazioni corporate investment grade emesse a livello globale”, spiega Mara Dobrescu, fund analyst di Morningstar in un report del 12 ottobre 2017. “Il gestore può anche prendere posizioni minime su segmenti che non fanno parte del paniere come i corporate high yield, i governativi dei mercati sviluppati e le valute. I gestori elaborano i temi top-down che poi trovano applicazione nel posizionamento del portafoglio rispetto ai tassi di interesse e nel peso che viene dato ai settori. Una serie di strumenti analitici permette al gestore di identificare le opportunità di trading. L’uso esteso di derivati rende complesso il processo, ma il gestore ha mostrato di saper controllare molto bene i rischi che ne derivano”. (Analisi completa qui)
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