Crisi politica italiana e spagnola, emergenza migranti e conseguente incertezza sul futuro dell’Unione europea. Banche centrali che chiudono i rubinetti e le difficoltà di alcuni grandi paesi emergenti. Sono alcune delle principali ragioni dietro l’emorragia vissuta dall’industria europea del risparmio gestito il mese scorso. I fondi aperti e gli Exchange traded fund (Etf) europei hanno segnato 12,2 miliardi di euro di deflussi netti (che diventano 23,5 miliardi se si prendono in considerazione anche i fondi monetari), rendendo maggio 2018 il primo mese con raccolta negativa da novembre 2016.
I flussi netti verso i comparti azionari nel mese di maggio (attivi e passivi) sono stati pari a -7,7 miliardi di euro, il livello mensile più debole dal giugno 2016. Mentre le categorie azionarie europee ed emergenti hanno subito forti deflussi, le categorie globali e statunitensi hanno registrato una domanda solida.
I fondi obbligazionari europei hanno registrato il peggior mese in termini di raccolta degli ultimi cinque anni, con oltre 14,2 miliardi di riscatti netti. Flussi negativi per la prima volta in tre mesi, anche se in modo piuttosto debole. I prodotti ad alto rendimento, flessibili e quelli sui mercati emergenti hanno subito i maggiori deflussi.
A riprova di come i flussi siano stati guidati dall’ansia sui mercati, i prodotti esposti ai metalli preziosi (in particolare gli Etc), tipicamente ricercati in periodi di incertezza e volatilità, hanno brillato con oltre un miliardo di euro raccolto nel mese.
Attivi Vs. Passivi
A livello assoluto, i prodotti passivi (fondi aperti ed Etf) continuano a mostrare tassi di crescita più elevati rispetto ai fondi a gestione attiva. Nel mese di maggio, la differenza è stata importante con 13,8 miliardi di euro verso i prodotti indicizzati, contro l’1,2 miliardi raccolti dai fondi gestiti attivamente. In particolare, i prodotti obbligazionari passivi sono andati controcorrente, incassando quasi due miliardi.
Le categorie che hanno raccolto di più (e di meno)
A livello di singoli gruppi, la categoria Azionari globali large cap blend è quella che ha segnato la maggiore raccolta netta del mese, riflettendo probabilmente l’ottimismo degli investitori riguardo le prospettive di crescita economica globale. Nonostante i buoni flussi positivi verso la componente attiva, gli investitori hanno privilegiato i prodotti passivi: l’UBS ETF MSCI ACWI SF ha raccolto da solo oltre tre miliardi di euro.
I fondi obbligazionari high yield in dollari, invece, hanno segnato il loro dodicesimo mese consecutivo di raccolta negativa. All’interno della categoria, il Neuberger Berman High Yield Bond Fund è stato particolarmente colpito, con oltre due miliardi di deflussi da inizio anno.
Le società di gestione
Guardando alle case di gestione, Natixis è in cima alla lista in termini di afflussi all'interno dello spettro attivo, grazie soprattutto all’offerta di fondi alternativi della sussidiaria britannica H2O, che da sola ha raccolto 1,2 miliardi di euro nel mese.
BlackRock ha visto afflussi positivi sia nell’universo attivo che in quello passivo a maggio. Tra i prodotti a gestione attiva, il “best seller” è stato BSF Style Advantage Fund (un comparto che mira a ottenere un rendimento assoluto investendo in una serie diversificata di strategie long / short, ognuna delle quali rappresenta un’esposizione a uno stile specifico) con 700 milioni di euro in entrata. In generale, i fondi alternativi di BlackRock sono stati i più ricercati con oltre 1,6 miliardi di euro di nuove sottoscrizioni nette nel mese.
Passando all’universo dei prodotti indicizzati, la classifica è stata dominata a maggio da UBS (2,3 miliardi di euro di raccolta netta). Il “braccio passivo” del gestore svizzero ha registrato forti entrate verso i suoi prodotti azionari, in particolare verso i fondi globali a grande capitalizzazione, che hanno contato oltre 2 miliardi di flussi netti.
Per scaricare il report completo Morningstar Direct Asset Flows Commentary: Europe, clicca qui.
Le cifre di questo rapporto sono state compilate il 25 giugno 2018. Sono stati inclusi circa 31.000 fondi aperti ed ETF che Morningstar registra da oltre 1.750 società di fondi in più di 35 domicili.
Si noti che la metodologia attuale di Morningstar potrebbe non includere gli afflussi nel periodo di sottoscrizione iniziale dei cosiddetti “fondi a finestra” nella stima dei flussi netti.
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