La vendita generalizzata di attività rischiose è stata una caratteristica dominante del mercato europeo dei fondi a giugno. Tuttavia, gli investitori non hanno mostrato un approccio indiscriminato. Secondo le stime di Morningstar, da un lato, le obbligazioni dei mercati emergenti e i fondi azionari sono stati liquidati su scala significativa, così come le categorie azionarie europee e giapponesi e i fondi obbligazionari ad alto rendimento. Dall’altro, invece, i fondi azionari statunitensi a grande capitalizzazione (sia value che growth) e i fondi tecnologici hanno registrato forti afflussi.
In generale, comunque, i riscatti hanno ampiamente superato gli afflussi. Nel mese di giugno, i fondi a lungo termine hanno subito deflussi netti per 10,5 miliardi di euro. I fondi del mercato monetario hanno perso altri 16,9 miliardi di euro, rendendo quindi giugno il peggior mese per l'industria europea a partire da giugno 2013.
I prodotti a reddito fisso sono stati i più colpiti dalle vendite, con 11 miliardi di euro di riscatti netti, seguiti dai fondi azionari, che hanno perso 6 miliardi di euro. I comparti bilanciati, dal canto loro, hanno visto afflussi, ma ai livelli più bassi dal dicembre 2016.
Riguardo il mondo delle materie prime, le sottoscrizioni nette si sono praticamente prosciugate nel mese di giugno, poiché i fondi di metalli preziosi, la categoria di commodity più venduta fino ad oggi, hanno subito rimborsi netti per la prima volta dallo scorso febbraio (gli energetici sono stati l’unica categoria a godere di una domanda significativa).
Attivi Vs. Passivi
La serie positiva della gestione passiva (Etf e fondi aperti indicizzati), che proseguiva dal maggio 2016, si è interrotta il mese scorso, con una raccolta netta negativa di 3,6 miliardi di euro. Questo risultato è soprattutto dovuto all’emorragia dagli index fund azionari (Etf inclusi). Al contrario, giugno è stato un mese positivo per i fondi obbligazionari passivi, che hanno raccolto 2,2 miliardi di euro.
Le categorie che hanno raccolto di più (e di meno)
A livello di singoli gruppi, la categoria Azionari Usa large cap blend è quella che ha segnato la maggiore raccolta netta del mese, riflettendo probabilmente l’ottimismo degli investitori riguardo le prospettive di crescita economica degli Stati Uniti. Nonostante i buoni flussi positivi verso la componente attiva, gli investitori hanno privilegiato i prodotti passivi: l’iShares Core S&P 500 UCITS ETF ha raccolto da solo 850 milioni di euro, circa il 40% dell’intera categoria.
Gli investitori azionari sono invece fuggiti dai prodotti esposti ai mercati emergenti (più di 3,3 miliardi di euro di rimborsi netti a giugno), nonché dalle large cap giapponesi ed europee (1,6 miliardi e 1,5 miliardi di deflussi netti, rispettivamente).
I fondi azionari globali - reddito, invece, hanno segnato il loro nono mese consecutivo di raccolta negativa. All’interno della categoria, il DWS Top Dividende è stato particolarmente colpito, con oltre 1,2 miliardi di deflussi da inizio anno.
Le società di gestione
Guardando alle case di gestione, l’olandese ASR è in cima alla lista in termini di afflussi all'interno dello spettro attivo. Natixis si piazza al secondo posto, grazie soprattutto all’offerta di fondi alternativi della sussidiaria britannica H2O, che da sola ha raccolto 1,1 miliardi di euro nel mese.
Passando all’universo dei prodotti indicizzati, la classifica è stata dominata a giugno da iShares (1,3 miliardi di euro di raccolta netta). La famiglia di Etf gestita da BlackRock ha registrato forti entrate verso i suoi prodotti azionari, in particolare verso i fondi americani a grande capitalizzazione, che hanno contato oltre un miliardo di flussi netti.
Per scaricare il report completo Morningstar Direct Asset Flows Commentary: Europe, clicca qui.
Le cifre di questo rapporto sono state compilate il 25 luglio 2018. Sono stati inclusi circa 31.000 fondi aperti ed ETF che Morningstar registra da oltre 1.750 società di fondi in più di 35 domicili.
Si noti che la metodologia attuale di Morningstar potrebbe non includere gli afflussi nel periodo di sottoscrizione iniziale dei cosiddetti “fondi a finestra” nella stima dei flussi netti. Clicca qui per scaricare la metodologia.
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