I mercati di frontiera provano a darsi la sveglia. La categoria Morningstar che raccoglie i fondi specializzati nei paesi non ancora emergenti nell’ultimo mese (fino al 30 luglio e calcolato in euro) ha guadagnato lo 0,5%. Non c’è da gridare al miracolo, ma è un tentativo di inversione di tendenza rispetto al -5% fatto segnare da inizio anno.
Andamento categoria Frontier market equity da inizio anno
Dati in euro aggiornatio al 31 luglio 2018
Fonte: Morningstar Direct
La performance da gennaio è particolarmente deludente se si considera che nel 2017 il segmento ha guadagnato il 10% circa. Da allora, però, sono intervenuti alcuni elementi che hanno fatto preocupare gli operatori: fasi di volatilità dei mercati, rischi geopolitici in alcune zone emergenti, il rialzo dei tassi in Usa e, più di recente, la guerra sulle tariffe doganali scatenata dall’amministrazione Trump. Tutti elementi che hanno indotto gli investitori ad alleggerire le posizioni sugli asset considerati più a rischio.
Sotto la lente degli analisti
Nonostante la fase difficile, i mercati di frontiera non escono dal periscopio degli analisti di Morningstar che, di recente, hanno inserito il fondo T. Rowe Price Frontier Markets Equity nell’elenco dei cosiddetti Prospect. In pratica si tratta di fondi attivi considerati promettenti ma che non hanno ancora un Analyst rating. Nonostante questo, secondo i fund analyst di Morningstar, meritano la cosiderazione degli investitori (attualmente nel segmento ci sono due Neutral: HSBC GIF Frontier Markets EC e Templeton Frontier Markets C(acc)USD).
“Oliver Bell gestisce la strategia di T.Rowe Price fin dal suo lancio nel 2014”, spiega Mathieu Caquineau, fund analyst di Morningstar nel report Prospect relativo a giugno 2018 (il paper è aggiornato ogni sei mesi). “Il gestore è aiutato da un team di cinque analisti dedicati. Si tratta della maggiore squadra che si occupa esclusivamente di mercati di frontiera presente fra le società di gestione. Gli analisti che si occupano degli emergenti (sia sul fronte equity che del reddito fisso) danno loro un aiuto. Il team dei bond è particolarmente utile per analizzare i rischi geopolitici di determinate regioni. La strategia è guidata da un approccio bottom up. Una forte enfasi viene data alla qualità del management delle società e alla corporate governance. Il fondo si differenzia anche per il focus esclusivo sui mercati di frontiera. Molti concorrenti, infatti, sconfinano spesso in quelli emergenti. Nonostante la giovane età dello strumento, il track record è promettente e non vengono presi eccessivi rischi”.
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