Il prestito online cresce e guarda verso la Cina

Il settore ha attratto 2.500 miliardi di dollari di investimento e l’interesse di grandi gruppi tradizionali. Non sono mancati i problemi. La prossima frontiera è il colosso emerging.

Marco Caprotti 13/09/2018 | 09:47
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Il mercato dei prestiti online per i privati cresce. E nella partita vogliono entrare i grandi gruppi tradizionali. Anche quelli non finanziari. Secondo un report di Pitchbook (la società di Morningstar che si occupa di raccogliere dati ed elaborare analisi sulle aziende non quotate) nei primi sei mesi dell’anno ci sono state 84 operazioni di investimento in questo settore per un controvalore di 2.500 miliardi di dollari. Un ammontare che, da solo, supera ad esempio quello dell’intero 2016.

Il piatto promette di essere così ricco che al tavolo si sono voluti sedere nomi del calibro di Goldman Sachs, JP Morgan e Wal-Mart. Il primo ha lanciato Marcus, una piattaforma che offre prestiti fino a 30mila dollari a privati (tipicamente piccole aziende) che non hanno grandi garanzie da offrire. Per la clientela di target più alto e per i wealth manager ha invece introdotto GS Select che può erogare credito da 75mila a 25 milioni di dollari. JP Morgan ha stretto una partnership con OnDeck, anche in questo caso per offrire finanziamenti alle piccole e medie imprese. “La strategia in entrambi i casi è anche quella di stringere legami con società di asset management minori (che di solito gestiscono i capitali dei piccoli imprenditori) per spingerle a usare i fondi delle due merchant bank”, spiega Evan Morris, analista di Pitchbook. La società di grande distribuzione, intanto, ha stretto una partnership con Affirm per fornire servizi di microcredito clienti dei suoi supermercati.

Dopo la crisi
“La crescita di questo settore è una delle conseguenze della crisi del 2007-2009”, continua l’analista. “Le banche si sono concentrate solo sui clienti migliori lasciando spazio a società più piccole e più agili che, grazie anche agli sviluppi tecnologici, hanno inziato a offrire credito al consumo. Nuove opportunità sono poi nate dopo che i grandi istituti si sono allontanati dalle carte di credito”.

Lo sviluppo di questa nicchia di mercato non è un processo facile. Lending Club, il private lender che ha fatto da apriprista in questo settore e che ha potuto contare sul supporto di alcune fra le maggiori società di venture capital, ha chiuso i battenti dopo aver consigliato ad alcuni suoi clienti strumenti di finanziamento non adatti al loro profilo di rischio. L’amministratore delegato della società, Renaud Laplanche, si è però rimesso subito in campo raccogliendo tramite investitori privati 54,25 milioni di dollari con cui ha fondato Upgrade: una societa simile a Lending Club che, però, è più orientata ad aiutare le aziende sul fronte della copertura dei debiti.  

 

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
JPMorgan Chase & Co245,02 USD1,76Rating
The Goldman Sachs Group Inc598,51 USD2,85Rating
Walmart Inc88,30 USD1,28Rating

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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