Piazza Affari si mette alle spalle i timori estivi e torna a crescere. Dopo le perdite accusate nel mese di agosto, quando l’indice Morningstar Italy aveva registrato un passivo di quasi 9 punti percentuali, i listini milanesi si apprestano a chiudere il mese di settembre con un rialzo attorno al 7% (al 26 settembre 2018, in euro).
Performance dell'indice Morningstar Italy (YTD)
Fonte: Morningstar Direct, dati al 26/09/2018 in euro
I finanziari spingno i listini
La performance del mercato italiano è stata trainata dal rimbalzo dei titoli finanziari (+13%) che, messi da parte, per ora, i timori legati a un possibile contagio della crisi turca sui propri bilanci, hanno provato a recuperare il terreno perso. Il contributo maggiore è arrivato dai principali gruppi bancari come Unicredit e Intesa Sanpaolo (rispettivamente +13,7% e 14,3%) e da Assicurazioni Generali che ha guadagnato l’8,2%.
Molto buono anche l’andamento di utility ed energetici, due comparti che hanno un elevato peso specifico sugli indici di Borsa Italiana. I primi sono saliti del 6,4%, recuperando solo in parte il passivo dell’8,5% fatto registrare ad agosto. Il loro risultato è riconducibile in gran parte al balzo di Enel (+8,2%), data la sua importanza in termini di capitalizzazione di mercato, ma complessivamente i dati indicano guadagni interessanti, come il 7,6% registrato da ACEA e il 6,7% di Snam.
Nel settore energia (+5,7%), invece, il tonfo di Saras (-14%) è stato più che compensato dai generosi rialzi di Eni e Saipem (rispettivamente +6,5% e +14,3%).
Importanti segni di ripresa arrivano anche dagli industriali. Ad agosto il comparto aveva ceduto oltre l’11%, appesantito dal sell-off su Atlantia (-30%) a seguito del crollo del ponte Morandi, mentre da inizio mese ha guadagnato circa il 4% grazie alle buone performance di Leonardo e Fincantieri (rispettivamente +11,9% e +14%). E anche la stessa Atlantia ha fermato l’emorragia di vendite salendo del 2,4%. A deludere sono i settori tecnologia e beni di consumo difensivi, che al momento lasciano sul terreno rispettivamente il 2,5% e l’1%, mentre telefonici e immobiliari restano sostanzialmente invariati.
Telecom Italia scontata del 40%
I guadagni accumulati nelle ultime settimane hanno fatto salire le valutazioni del mercato italiano portandole in linea con il fair value degli analisti (P/FV medio pari a 1). Nonostante i recenti recuperi in Borsa, utility, finanziari ed industriali sono scambiati a tassi di sconto compresi tra il 5% e il 10%. Assicurazioni Generali e Leonardo sono i titoli più convenienti nei settori finanza e beni industriali grazie a un P/FV pari a 0,9. Enel, tra le utility, è scontato del 20%. Le azioni maggiormente sottovalutate dal mercato, comunque, restano quelle di Telecom Italia, prezzate a valori di oltre il 40% inferiori al fair value stimato dagli analisti.
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