A settembre il segmento Large value del Morningstar European Style Box ha guadagnato il 3,1% (in euro). Il settore Large growth, invece, è sceso dello 0,6%.
Le società che più hanno contribuito alla performance del Large value sono quelle petrolifere: Royal Dutch Shell, BP e Total hanno guadagnato, rispettivamente, il 6,4, l’8,2 e il 4,8%. Il settore energetico è stato il migliore il mese scorso con un progresso del 6,3%.
Un altro comparto che si è comportato bene a settembre è stato quello finanziario, grazie a un guadagno del 2,3%. Il fatto che alcune delle più grandi banche europee siano classificate come azioni Large cap value (Allianz e BNP Paribas, ad esempio, che hanno guadagnato circa il 4%) spiega il buon comportamento delle aziende di questo segmento.
Il comparto peggiore è stato quello tecnologico, con una perdita del 3,3%. Questo è il principale motiva della debole performance dei titoli votati alla crescita. Va precisato, tuttavia, che le società che hanno contribuito di più al pessimo risultato sono state due dell’industria dei beni di consumo: Anheuser-Busch Inbev e Unilever sono calate, rispettivamente, del 6,8 e del 3,5%.
Il Barometro di settembre mostra anche come le azioni Large cap abbiano decisamente sovraperformato rispetto alle Small cap (+1,1% contro -0,3%). Un trend che, ormai, stiamo osservando da alcuni mesi (anche se su orizzonti temporali più lunghi, ad esempio tre anni, le piccole continuano a fare meglio delle grandi).
In termini di valutazioni, c’è ancora una differenza importante fra Large Value e Growth. I primi sono sottovalutati di oltre il 10% rispetto ai secondi.
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