Quanto è lungo il “lungo termine”? Per alcuni investitori, dieci anni possono apparire un’eternità; per altri questo orizzonte temporale non esiste; per molti è meglio ragionare su tre-cinque anni. Al di là della sensibilità di ciascuno, è molto più probabile riuscire a valutare un fondo o un altro strumento di risparmio se si considera almeno un decennio, perché si può vedere come si comporta in diverse situazioni macroeconomiche.
In ogni caso, questo concetto va a braccetto con quello di obiettivi finanziari individuali. Se sono un 30enne appena entrato nel mondo del lavoro e voglio risparmiare per la pensione, il mio “lungo termine” coprirà diversi decenni. Se sono un genitore con un figlio piccolo e voglio mettere da parte qualcosa per farlo studiare, il mio orizzonte sarà più breve.
In questa settimana, cercheremo di capire cosa significa investire nel lungo termine, quali strumenti utilizzare, come evitare di compiere degli errori comportamentali legati alle emozioni e alle mode del momento. Analizzeremo anche i Piani individuali di risparmio (Pir) e altri prodotti simili che stanno arrivando sul mercato italiano. Infine, tratteremo il tema previdenziale, con alcuni suggerimenti su come integrare la pensione pubblica.
Lunedì 22 ottobre
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