“Strategic beta” è la definizione che Morningstar ha scelto per indicare gli indici e gli strumenti finanziari passivi (Etf e index fund non quotati) che superano le metodologie tradizionali a capitalizzazione e cercano sia di incrementare la performance, sia di modificare il livello di rischio relativo rispetto ai benchmark standard, rappresentando una via di mezzo nello spettro attivo-passivo. Comunemente vengono denominati smart beta, enhanced beta o alternative beta. Clicca qui per approfondire.
Secondo i dati di Morningstar, attualmente su 475 fondi strategic beta domiciliati in Europa, ce ne sono 228 return oriented (orientati al rendimento); all’interno di questo gruppo ne contiamo 96 che si basano su di una strategia focalizzata sui dividendi. Questi ultimi gestiscono 23,8 miliardi di euro a fine settembre, in discesa rispetto ai 24,3 miliardi di fine settembre 2017.
Dati in euro al 30 settembre 2018. Fonte: Morningstar Direct.
A livello di raccolta, nei primi nove mesi del 2018, i replicanti strategici che puntano sui titoli ad alto dividendo hanno registrato a livello europeo deflussi netti per 250 milioni di euro. Osservando il dettaglio mensile, notiamo tuttavia come settembre abbia decisamente segnato una svolta, con i suoi 521 milioni di raccolta netta, il secondo miglior risultato mensile dal luglio 2016.
Questo rimbalzo potrebbe anche essere dovuto alla forte volatilità che i mercati azionari hanno subito durante i mesi estivi, particolarmente in agosto. È risaputo, infatti, che i titoli high dividend, siano meno volatili della media e che facciano gola a quegli investitori di lungo periodo con una bassa propensione al rischio.
Dati in euro al 30 settembre 2018. Fonte: Morningstar Direct.
Su 96 prodotti di questo tipo, ce ne sono sette che gestiscono attualmente oltre un miliardo di euro e solo due che superano i due miliardi di asset.
Qui sotto invece i 15 fondi che pagano lo dividend yield più alto (dati a fine ottobre 2018). Attenzione però a non farsi troppo ingolosire solo da questo dato, seppur importante; occorre infatti stare sempre attenti, perché questo tipo di fondi presenta strategie spesso molto diverse tra loro, che possono portare a profili di rischio differenti. La cosa più importante è evitare la cosiddetta “trappola del dividendo”, cioè investire in aziende che presentano un dividend yield elevato, ma in alcuni casi non sostenibile. Una possibile soluzione a questo noto problema, ad esempio, è scegliere un indice che seleziona le società che presentano una crescita costante nei propri dividendi.
I nuovi lanci
Infine, dall’inizio dell’anno sono stati lanciati in Europa sette nuovi fondi passivi strategic beta focalizzati sui dividendi.
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