Il fondo Fidelity Fund – Flexible bond è uscito dal processo di revisione da parte degli analisti di Morningstar, avviato a seguito della notizia che lo storico gestore, Ian Spreadbury, andrà in pensione entro la fine del 2018. Il rating, che in precedenza era Silver, è stato abbassato a Bronze, un grado che esprime comunque un giudizio positivo del team di ricercatori.
“Crediamo che l’uscita di Spreadbury rappresenti una perdita significativa”, si legge in una nota del 12 novembre di Louise Babin, analista di Morningstar. “I due co-manager (Tim Foster e Claudio Ferrarese, Ndr) sono in Fidelity da oltre dieci anni, ma hanno meno esperienza nella gestione di mandati obbligazionari flessibili”. Resta, comunque, positivo il giudizio sul processo di investimento, che non cambierà. Il punto di partenza nella costruzione del portafoglio è un asset allocation strategica composta al 60% da titoli obbligazionari investment-grade, al 20% da high yield e a un altro 20% da governativi.
“Sotto la guida di Spreadbury, la strategia ha prodotto un forte track record”, afferma Babin. “Ora i due co-manager dovranno dimostrare di sapercela fare anche senza di lui. La solidità del processo è dalla loro parte”.
Leggi il report completo redatto da Louise Babin il 12 novembre 2018.
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