L’Etf iShares Developed Markets property yield replica un indice di titoli immobiliari e Reit (Real estate investment trust) globali molto ampio, selezionati in base alle previsioni di rendimento da dividendi a un anno (dividend yield). Il minimo deve essere il 2%, che secondo gli analisti di Morningstar rappresenta una soglia piuttosto bassa, dato che i Reit hanno l’obbligo di mantenere cedole elevate. Il benchmark, il Ftse Epra Nareit developed dividend+ comprende 321 titoli ed è diversificato per settori, ma ha un’esposizione significativa agli Stati Uniti.
Il comparto è meno costoso dei concorrenti a gestione attiva, tuttavia non è tra gli Etf più economici in questo segmento. Le spese correnti sono dello 0,59% annuo. “Nonostante questo, manteniamo l’Analyst rating pari a Silver”, si legge in una nota di Kenneth Lamont del 14 dicembre 2018. “Nella categoria dei fondi Immobiliari-diretti globali è una delle migliori offerte, grazie anche all’esperienza del team di gestori passivi e al fatto che gli active manager fanno fatica a creare valore aggiunto”.
Leggi il report completo redatto da Kenneth Lamont il 14 dicembre 2018.
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