Il settore industriale offre buone opportunità di acquisto in Borsa. “In generale è l’universo più a sconto a livello globale”, spiega Keith Schoonmaker, direttore della ricerca equity di Morningstar in un report del 31 dicembre 2018. “Le azioni che copriamo con la nostra ricerca trattano con uno sconto medio del 15% rispetto al fair value contro un premio del 3% segnato alla fine del terzo trimestre”.
Global equity e industriali a confronto
Fonte: Morningstar Direct
Le opportunità più interessanti, secondo l’analista, sono nei segmenti dei macchinari pesanti e fra i distributori. I due insiemi sono quelli che hanno il maggior numero di titoli con rating quattro e cinque stelle.
Le stelle nei diversi segmenti degli industriali
Fonte: Morningstar Direct
Macchinari pesanti
“Ci aspettiamo un aumento dei profitti e un’espansione dei margini nel segmento dei macchinari pesanti grazie a miglioramenti sul fronte operativo”, spiega l’analista. “Negli ultimi anni questo settore ha dimostrato di saper ridurre i costi consolidando linee di prodotto e razionalizzando gli asset”.
Allo stesso tempo, gli utilizzatori finali si sono concentrati sempre di più per ottenere prodotti con costi di gestione più bassi. “Questo si è tradotto in un’offerta di macchinari dalla gestione più economica, maggiormente ergonomici e sempre più sofisticati dal punto di vista tecnologico (attraverso, ad esempio, una maggiore connessione dei dati)”, dice l’analista. “Con il tempo questo tipo di trend favorirà i produttori con i marchi più forti e con capacità di ricerca e sviluppo uniche”.
Distributori
L’altro settore interessante da guardare è quello dei distributori di macchinari industriali. “Questo segmento è in grado di generare buoni flussi di cassa attraverso tutte le fasi del ciclo economico perché le aziende possono velocemente ridurre gli investimenti quando la fase congiunturale è più debole”, spiega Schoonmaker. “Gli investitori, tuttavia, sono preoccupati per la capacità delle aziende del settore di mantenere la profittabilità in un periodo contrassegnato dalla guerra commerciale fra Usa e Cina”.
A complicare le cose c’è l’arrivo sul mercato di nuovi concorrenti (ad esempio Amazon Business) che potrebbe porre una seria minaccia al sistema di distribuzione tradizionale. “In entrambi i casi le preoccupazioni ci sembrano eccessive”, dice l’analista. “Per quanto riguarda la guerra commerciale, molte delle società che copriamo ci hanno detto che gli aumenti che deriverebbero da una guerra delle tariffe per loro sono minimi e, comunque, facilmente superabili cambiando fornitori. Sul fronte della nuova concorrenza, società come Amazon non sono in grado di replicare il grado di specializzazione, anche in termini di consulenza, che le società classiche possono fornire ai clienti finali”.
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