I mercati mergenti provavo a ritrovare il ritmo mentre offrono opportunità in Asia e in Europa. L’indice Morningstar dedicato agli emerging, nel mese di gennaio ha guadagnato (in euro) il 7% rispetto al – 9% fatto segnare nell’intero 2018.
Indice Morningstar EM
Dati in euro aggiornati al 31 gennaio 2019
Fonte: Morningstar Direct
La categoria Morningstar dedicata ai fondi che investono nelle azioni dei paesi in via di sviluppo a livello globale in un mese ha guadagnato il 7,8% contro il -12,8% registrato nell’intero anno appena chiuso.
“Le azioni dei mercati emergenti hanno incontrato un periodo difficile”, dice Tanguy De Lauzon, responsabile Capital markets & Asset allocation, Europe, Middle-East & Africa di Morningstar Investment Management. “Le paure di una guerra commerciale hanno indebolito il sentiment nei confronti di nazioni votate all’export come Cina, Corea del Sud e Taiwan. Questo, però, ha creato delle opportunità dal punto di vista delle valutazioni portando a potenziali rendimenti che non si vedevano dal 2016. Per questa ragione i mercati emergenti continuano ad essere fra i nostri preferiti (insieme a Giappone e UK, Ndr)”.
Va sottolineato ancora una volta, però, che gli emergenti non sono tutti uguali e presentano storie, andamenti economici e rischi poilitici diversi fra loro. “Guardandoli nel loro complesso ci sembra che le azioni della Corea del Sud, per le loro valutazioni, possano avare una marcia in più”.
Nella tabella sotto sono elencati i 10 fondi della categoria Azionari emergenti globali che hanno la maggiore espozizione netta all’azionario della Corea del Sud.
Un occhio in Europa
Chi non vuole andare fino in Asia, secondo il manager, può muoversi sugli emerging senza uscire dal Vecchio continente. “La nostra vision positiva sulla Russia sta alla base della nostra conviction nei confronti dei paesi emergenti europei”, dice De Lauzon. “Le valutazioni sono interessanti e i rendimenti che possono dare le azioni sono sufficienti per compensare i rischi”.
Nella tabella sotto sono elencati i fondi della categoria Morningstar azionari Europa emergente che hanno la maggiore esposizione netta all’equity della Russia.
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