Best Idea: auto, giocattoli e sport

Bmw sta scontando diversi fattori che riguardano il settore, ma che non intaccano la sua capacità di produzione e i margini di guadagno futuri. Mattel sta recuperando grazie ad alcuni marchi storici. Il portafoglio ordini di Anta non è mai stato così ricco.

Marco Caprotti 26/02/2019 | 12:15
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Bmw
“Le azioni del gruppo auto sono a sconto per diversi motivi che hanno avuto effetto sugli utili. Fra questi ci sono l’andamento delle valute, gli investimenti sul fronte tecnologico e le distorsioni provocate dai nuovi regolamenti entrati in vigore dopo gli scandali delle emissioni inquinanti”, spiega Richard Hilgert, analista di Morningstar in un report del primo febbraio 2019 in cui conferma la stima di fair value a 117 euro (74,2 euro la quotazione di questi giorni, rating 4 stelle). “Il titolo sta anche scontando le preoccupazioni riguardo a una guerra delle tariffe fra Usa e Cina (il gruppo vende nel paese asiatico Suv prodotti nei suoi stabilimenti negli Stati Uniti). All’interno di questo quadro, BMW produce veicoli per i quali è in grado di chiedere prezzi alti e ha un ritmo che è il doppio di quello della crescita del mercato delle quattroruote”.

Mattel
“La difficile holiday season 2016-2017 e il fallimento della controllata Toys ‘R’ Us sono stati due momenti difficili per il gruppo e hanno messo in ombra i risultati che è riuscito a ottenere fra la fine del bilancio fiscale 2016 e il 2018”, spiega Jaime M. Katz, analista di Morningstar in un report del 18 febbraio 2019 in cui conferma la stima di fair value a 21 dollari (14 dollari la quotazione d questi giorni, rating 4 stelle). “Questo ha portato i prezzi a un livello interessante per un investitore di lungo periodo. Ci aspettiamo che i problemi che sta incontrando la società al momento siano passeggeri e che non incidano sul vantaggio competitivo del gruppo. Grazie alla guida del nuovo amministratore delegato, Ynon Kreiz, dovremmo assistere alla stabilizzazione di alcuni marchi del gruppo come Barbie e Hot-Weels che, anche di recente, hanno dato buoni risultati”.

Anta Sport
“Il titolo del gruppo cinese di abbigliamento sportivo sta recuperando dopo le manovre di alcuni investitori che sono andati corti sulle azioni”, spiega Ivan Su, analista di Morningstar in un report del primo febbraio in cui conferma le stime sul fair value di 55 dollari di Hong Kong (43,9 dollari la quotazione di questi giorni, rating 4 stelle). “Il portafoglio ordini del gruppo è più ricco che mai. Le vendite dei prodotti a marchio Fila sono sulla buona strada per segnare la crescita del 44% in tre anni prevista dal management. La scelta di acquisire Amer Sport dal punto di vista strategico ci pare azzeccata. Crediamo che il mercato dello sportwear in Cina registrerà un boom nei prossimi 10 anni con l’aumentare della ricchezza e delle spese per il tempo libero nel paese. Anta è nella posizione migliore per sfruttare questo trend”.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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