Bassa incertezza sulla stima del fair value e alto tasso di sconto sul mercato, dicono gli analisti di Morningstar, sono due elementi che fanno di AB InBev (ABI), Enterprise Products Partner e British American Tobacco tre titoli ideali per un portafoglio orientato alla crescita del capitale nel lungo periodo.
AB InBev, nuove sinergie spingono i margini
ABI gode di un forte posizionamento all’interno del settore beverage per effetto di un vantaggio di costo nei confronti dei competitor e dell’elevato valore del suo portafoglio marchi. Il gruppo belga vende ogni anno oltre 450 milioni di ettolitri di birra, mentre i suoi principali competitor ne distribuiscono poco più di 300 milioni (tra l’altro in poche aree geografiche). Questi due fattori gli permettono di realizzare elevate economie di scala e di comprimere al massimo i costi di produzione e di distribuzione della merce.
“La valutazione di 103 euro si base sull’ipotesi chiave dell’espansione del margine operativo nel medio termine. L'acquisizione di SABMiller aumenta l’esposizione del gruppo ai paesi emergenti e promette di dare una spinta maggiore alla crescita futura del fatturato, ma sarà sul margine Ebit dove prevediamo che il gruppo possa registrare i progressi maggiori. Il management ha dichiarato l’obiettivo di realizzare un risparmio in termini di costi per 3,2 miliardi di dollari dall’ultima operazione di M&A. Obiettivo possibile, dato il track record di AB InBev nello sfruttamento delle sinergie con le aziende acquisiti. Per questo stimiamo un’espansione del mergine operativo dall’attuale 31% al 34,6% nel 2023”, dice Philip Gorham analista azionario di Morningstar (report aggiornato al 6 marzo 2019).
EPD cresce grazie al gas naturale
Enterprise Products Partners opera nel segmento midstream (trasporto e stoccaggio di idrocarburi) nel quale gode di una posizione di vantaggio per effetto del regime oligopolistico del mercato di riferimento. La costruzione di nuovi oleodotti, infatti, è soggetta all’autorizzazione da parte delle autorità federali e questo crea forti barriere all’ingresso di nuovi competitor e garantisce ai soggetti operanti margini di profitto elevati.
“Il principale driver della crescita di EPD sarà il segmento del gas naturale, la cui domanda è vista in forte espansione, ma le nostre previsioni si basano in generale sulla solidità del business del gruppo americano e sulla sua capacità di generare flussi di cassa elevati e in maniera costante nel tempo. Nei prossimi cinque anni ipotizziamo una crescita del fatturato e degli utili del 7% e stimiamo un fair value pari a 35,50 dollari”, dice Stephen Ellis analista azionaria di Morningstar (report aggiornato al 7 marzo 2019).
British American Tobacco è più forte del calo dei volumi di vendita
British American Tobacco (BATS) vanta una forte posizione di vantaggio (Economic Moat) all’interno del settore grazie alla fedeltà che i consumatori hanno nei confronti dei suoi marchi e alle elevate economie di scala che le permettono di produrre a costi più bassi rispetto alla concorrenza. “Alla base delle nostre previsioni c’è l’ipotesi di una progressiva contrazione dei margini di profitto per le aziende dell'industria del tabacco in seguito alla maggiore diffusione delle sigarette elettroniche che produrrà una flessione dei volumi di produzione delle bionde. Tuttavia BAT potrà contare sull’incremento dei prezzi di vendita e sulla buona performance dei mercati emergenti, dai quali provengono oltre l'80% del volume e quasi il 60% delle entrate del gruppo”, dice Philip Gorham di Morningstar.
“Ci aspettiamo per i prossimi cinque anni una crescita media del fatturato del 6% e stimiamo per le azioni del gruppo britannico un fair value pari a 45 sterline, circa il 30% più alto rispetto alle attuali quotazioni di mercato” (report aggiornato al 14 marzo 2019).
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