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Ecco perché la salute offre ancora delle opportunità

Il segmento negli ultimi 12 mesi ha corso molto. Ma sul mercato, dicono gli analisti di Morningstar, ci sono delle occasioni interessanti. Una mano la daranno anche fusioni e acquisizioni.

Marco Caprotti 30/04/2019 | 11:23
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Caro, ma con alcune buone occasioni da poter sfruttare. Anche grazie alle M&A. È questo, in sintesi, il quadro operativo del settore healthcare secondo gli analisti di Morningstar. Nei 12 mesi chiusi a fine marzo, l’indice Morningstar relativo al segmento ha guadagnato (in dollari) il 10% superando dell’1% il paniere globale.

Indici Morningstar Healthcare e Global a confronto
healtcare

Dati in dollari aggiornati al 29 marzo 2019
Fonte: Morningstar Direct

A spingere i titoli della salute sono le minori preoccupazioni legate a un calo dei prezzi dei farmaci e dei macchinari unite a una maggiore fiducia sull’andamento dell’economia globale che ha fatto bene anche ai titoli e ai settori considerati più sicuri.

“In generale il settore healthcare è correttamente valutato”, spiega Damien Conover, analista di Morningstar. “Tuttavia, fra i titoli che copriamo con la nostra ricerca vediamo ancora qualche opportunità. La maggior parte delle azioni con un rating di quattro e cinque stelle si trova nel comparto dei produttori di farmaci e dei fornitori di servizi”.

La distribuzione dei rating all’interno dei diversi comparti dell’healthcare
healthcare ratings

Fonte: Morningstar Direct

Anche la pressione sui prezzi creata dall’arrivo sul mercato dei farmaci generici sembra un problema superabile. “Molte aziende Big Pharma e biotech stanno per lanciare prodotti innovativi che compenseranno i mancati introiti derivanti dalla presenza sul mercato dei cosiddetti similari”, spiega Conover. “Insomma, i farmaci più all’avanguardia saranno quelli che consentiranno alle grandi aziende di dettare l’andamento dei prezzi”.

M&A in vista
Un altro elemento da tenere in considerazione quando si parla di healthcare (almeno dal punto di vista degl investimenti) è quello delle fusioni e acquisizioni. “Il consolidamento è uno dei temi più importanti del segmento”, dice Conover. “La crescete importanza di avere economie di scala (soprattutto nel comparto servizi) e il bisogno di continua innovazione (in particolare per quanto riguarda i farmaci) saranno alla base delle acquisizioni. Un fenomeno che dovrebbe durare molti anni”.

Secondo una ricerca della società Baker McKenzie pubblicata su Oxford economics, le operazioni di questo tipo aumenteranno del 7% nel 2019 salendo a 331 miliardi di dollari di valore. Un cambio di rotta dopo il -5% del 2018. Dal punto di vista geografico a guidare il trend saranno soprattutto Usa e Asia (Giappone in testa). Più lenta l’Europa, dove la questione Brexit potrebbe complicare le cose.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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