Chuck Bath e Austin Hawley, gestori del fondo Diamond Hill Large Cap (non disponibile alla vendita in Italia), a cui gli analisti di Morningstar assegnano un rating di Gold, hanno un approccio all’investimento di tipo value e nel primo trimestre dell’anno hanno inserito in portafoglio il titolo T-Mobile US. “Ci sono diversi fattori sui quali si basa la nostra fiducia sulla società americana: il trend positivo della crescita del numero dei clienti, flussi di cassa stabili e generosi che potrebbero essere utilizzati per finanziare iniziative a favore degli azionisti, come la distribuzione di un dividendo o il riacquisto di azioni proprie, e le interessanti sinergie che potrebbero essere prodotte dalla fusione con Sprint”, dicono i due gestori intervenuti all’ultima Morningstar Investment Conference (MIC) di Chicago.
La nuova guida di T-Mobile US ha dato i suoi frutti
Gli analisti di Morningstar non riconoscono al gruppo telefonico statunitense una posizione di vantaggio all’interno del settore, ma sottolineano gli evidenti progressi fatti dall’azienda negli ultimi anni. “Anche grazie a un nuovo management, T-Mobile US ha realizzato risultati senza precedenti negli ultimi cinque anni: ha migliorato la qualità dei servizi, cosa che si è tradotta velocemente in una progressiva crescita della sua quota di mercato. Inoltre, ha guadagnato terreno anche nel segmento della clientela business e grazie alla fusione con Sprint è riuscita a salire nelle dimensioni e ad aumentare il grado di diversificazione dei servizi offerti”, dice Mike Hodel analista azionario di Morningstar. Al momento il titolo è scambiato a un tasso di sconto del 5% rispetto al fair value di 77 dollari (report aggiornato al 26 aprile 2019).
Michael Keller, gestore del fondo Brown Brothers Harriman Luxembourg Funds Core Select Fund, a cui gli analisti di Morningstar assegnano un Analyst rating pari a Bronze, apprezza particolarmente il modello di business di S&P Global: "Tutti i segmenti di attività del gruppo americano hanno una caratteristica comune: forniscono al cliente un valore molto più alto rispetto al prezzo a cui vengono valutati i suoi servizi e per questo motivo riesce a mantenere margini di profitto superiori alla media”, dice Keller intervistato da Morningstar in occasione dell’ultima MIC.
Il Moat di S&P Global è tra i più ampi nel settore finanza
Gli analisti di Morningstar riconoscono al gruppo finanziario americano uno degli Economic moat più ampi all’interno del settore. “S&P Global offre servizi come i rating sul credito e gli indici di mercato che si integrano nel business dei loro clienti. Questo scoraggia loro a cambiare fornitore per fare economia sui costi e garantisce a S&P un forte potere contrattuale”, dice Colin Plunkett analista azionario di Morningstar. “Ci aspettiamo che nei prossimi anni l’azienda tragga beneficio dal costante aumento dei flussi nei fondi passivi e dalla crescita del suo business dei dati sottostanti ai contratti su derivati. Le nostre previsioni indicano un progresso medio degli utili del 6% e alle attuali quotazioni di mercato il titolo risulta scambiato a un tasso di sconto del 7% rispetto al fair value di 224 dollari” (report aggiornato al 2 maggio 2019).
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