Nel 2019 si fa sentire l’ambiente

Le categorie dedicate a energie alternative, ecologia e acqua sono fra quelle che hanno avuto le performance migliori da inizio anno. I fondi tematici, dicono gli analisti di Morningstar, devono sapersi adattare ai cambiamenti. Per questo, aggiungono, è meglio conoscerli a fondo.

Marco Caprotti 15/05/2019 | 15:54
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Il 2019 è l’anno dell’ambiente per gli investitori in fondi? Di sicuro l’argomento va molto in termini di performance se si dà uno sguardo all’andamento delle categorie Morningstar da inizio anno. Come mostra la tabella in basso un quinto dei 15 segmenti che da inizio gennaio si sono comportati meglio sono dedicate a strumenti che puntano su settori come energie alternative, ecologia e acqua.

categorie settoriali

Quando si parla di strumenti tematici, tuttavia, la prudenza è d’obbligo. “Questi prodotti si devono spesso difendere dall’accusa di essere ingannevoli e di seguire mode che presto passeranno per lasciare il posto ad altri trend”, spiega Kenneth Lamont, analista di Morningstar. “E’ un’obiezione che ha senso, per questo la cautela è importante. Le società di gestione danno un mucchio di ragioni per le quali un investitore dovrebbe averli. Anche per questo conviene sempre capire attentamente quello che dicono. Una buona strategia dovrebbe essere abbastanza flessibile da adattarsi ai cambiementi che, inevitabilemente, incontrerà il settore che segue”.

Sotto sono riportati estratti dei giudizi dei fund analyst di Morningstar sui fondi che hanno un Analyst rating nelle categorie Azionari energie alternative, Azionari Ecologia e Azionari Acqua.

Azionari energie alternative
RobecoSAM Smart Energy E EUR (Bronze). “Questo fondo di tipo growth offre esposizione alle energie alternative e alle società del settore”, spiega Ronald van Genderen, fund analyst di Morningstar in un report del 24 aprile 2019. “L’universo di investimento, selezionato in maniera bottom up, è diviso in quattro segmenti. Comprende circa 250 società suddivise fra le energie rinnovabili, la distribuzione, l’efficienza energetica e la gestione dell’energia. Le società devono avere una capitalizzazione di mercato di almeno 200 milioni di dollari e avere scambi quotidiani sul listino per almeno un milione di dollari al giorno. La ricerca tenta di identificare le aziende con buone valutazioni, con forti prospettive di crescita e leadership a livello tecnologico. Una forte enfasi viene data agli aspetti qualitativi fra cui il modello di business, la posizione competitiva e la salute finanziaria. In ogni caso il gestore non cerca solo le società più a buon mercato, ma quelle che hanno le migliori prospettive di crescita”.

Azionari settore ecologiaParvest Climate Impact N C (Bronze). “Il processo di investimento è basato principalmente su uno stock picking di tipo bottom up, ma hanno una parte anche considerazioni di tipo top down”, spiega van Genderen in un report del 20 luglio 2018. “Le società all’inizio vengono scelte basandosi sulla considerazione che almeno il 50% del business sia collegato ad attività ambientali. Poi viene effettuato uno screening dell’attività finanziaria e una analisi iniziale di tipo ESG. Una volta che le azioni sono state identificate viene portata avanti una analisi dettagliata che prende in considerazione anche elementi come: la qualità del management, i regolamenti e i rischi. In questa fase una lista di azioni viene presentata alla riunione settimanale del comitato di investimenti. Le azioni devono avere un potenziale di apprezzamento di almeno il 20%. Il focus è sulle società più profittevoli e il ritorno sul capitale investito è uno dei sistemi chiave di analisi. Il processo di selezione tiene conto di elementi come il ruolo sempre più importante che giocano i mercati emergenti e gli sviluppi della legislazione in campo ambientale”.

Azionari settore acqua
RobecoSAM Sustainable Water E EUR (Neutral). “L’universo di investimento, che è messo insieme con un sistema bottom up e viene costantemente rivisto dal gestore e dagli analisti, è diviso in quattro segmenti”, spiega van Genderen, in un report del 6 dicembre 2018. “Comprende circa 170 nomi che lavorano nel settore della chimica, dei materiali da costruzioni, delle analisi e dei controlli di qualità e delle utility. Queste società devono generare almeno il 20% dei loro guadagni dall’industria dell’acqua. Le aziende devono avere una capitalizzazione di mercato di almeno 200 milioni di dollari e scambi quotidiani per almeno 1 milione. La ricerca a livello societario cerca di identifcare le società con le vautazioni più interessanti e le migliori prospettive di crescita. Una forte enfasi viene data a considerazioni di tipo qualitativo come il modello di business, il tipo di industria, la posizione competitiva e la salute finanziaria. Sulla base di queste analisi vengono identificati dai 40 agli 80 nomi”.

 

 

 

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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