GEA Group, Moat a buon prezzo
GEA Group è leader nel mercato dei macchinari per l’industria alimentare, che rappresenta il 70% del suo giro d’affari, e offre anche impianti di refrigerazione e d’imballaggio per quella farmaceutica e dei trasporti.
Le peculiarità del settore giocano a favore di GEA. I potenziali nuovi concorrenti sono scoraggiati dall’ingresso in questo segmento poiché dovrebbero cercare di differenziare la loro offerta e al tempo stesso garantire un livello di affidabilità analogo a quello delle aziende già affermate. In più, dovrebbero farlo in un’industria in cui le quote di mercato tendono a mantenersi stabili nel tempo, poiché difficilmente le imprese alimentari decidono di sostituire fornitori affidabili rischiando che dei problemi ai macchinari possano impattare sulla qualità dei loro prodotti. Le caratteristiche del settore, unite alla superiorità tecnologica dei prodotti, garantiscono al gruppo tedesco un forte potere contrattuale nei confronti dei clienti che si traduce in margini di profitto superiori alla media. “GEA Group ha ampi margini di miglioramento in termini di profittabilità grazie al processo di razionalizzazione dei costi e consolidamento delle operazioni ed è in prima fila per beneficiare del trend crescente della domanda di cibo a livello mondiale. Le nostre previsioni indicano una crescita media degli utili del 9% circa nei prossimi cinque anni, ma il mercato continua a scontare il titolo del 35% rispetto al fair value di 38 euro”, dice Denise Molina, analista azionaria di Morningstar (report aggiornato al 10 maggio 2019).
Prospettive future interessanti per Guangshen Railway
Guangshen Railway (GSR) è uno dei principali operatori del settore ferroviario in Cina e opera prevalentemente nella provincia del Guangdong, una delle aree più ricche del paese. Questo le assicura un elevato traffico di passeggeri, ma al tempo stesso la espone a una competizione maggiore. Per questo motivo, gli analisti di Morningstar non le riconoscono una posizione di vantaggio all’interno del settore (Economic moat). Negli ultimi 12 mesi il titolo ha ceduto quasi il 40% (in USD al 13 giungo 2019, riferito all’ADR scambiato sul Nyse) e ora tratta a un tasso di sconto di circa il 55% rispetto al fair value di 37 dollari (report aggiornato al 26 aprile 2019).
“Il mercato ha valutato negativamente il calo degli utili registrato negli ultimi due anni a causa del forte aumento dei costi, ma a nostro avviso non considera in maniera adeguata il miglioramento dei margini di profitto atteso nel breve termine. Il programma di revisione della rete è terminato e dunque ci aspettiamo un drastico calo dei costi di manutenzione fino al prossimo ciclo di riparazioni previsto tra 8-10 anni. Inoltre, il governo centrale intende ridurre il contributo delle aziende alla previdenza sociale dei dipendenti (circa il 3% -4% del costo del lavoro) e tagliare l'IVA dell'1% nel settore dei trasporti. Questo si tradurrà in un aumento dell’utile netto a un tasso medio del 10% tra il 2020 e il 2023”, dice Jennifer Song, analista azionaria di Morningstar.
ThyssenKrupp, cambiamenti positivi in vista
ThyssenKrupp è un gruppo industriale diversificato che genera circa il 55% delle sue vendite in Europa. L’azienda sta proseguendo nel suo processo di trasformazione che punta a una profonda razionalizzazione del segmento dell’acciaio e a un maggior bilanciamento tra attività legate alla lavorazione della materia prima e quelle del settore industriale. Negli ultimi tempi si è assistito alla vendita della sua acciaieria in Brasile, alla chiusura completa di Steel Americas e ora il management sta lavorando alla fusione tra Steel Europe e Tata Steel. Sull’altro fronte, invece, è in piedi l’ipotesi di uno spin-off e successiva quotazione in Borsa del business degli ascensori, che promette di creare valore per gli azionisti.
“Il segmento degli ascensori è il business più attraente del portafoglio di ThyssenKrupp. E’ un’attività in cui il gruppo tedesco è il secondo player a livello mondiale, in cui può vantare una solida posizione di vantaggio competitivo ed è inoltre poco sensibile agli andamenti ciclici del settore dell’acciaio”, dice Denise Molina. “Nei prossimi cinque anni prevediamo una crescita media dei ricavi dell’1% e un significativo aumento dei margini di profitto. Ci aspettiamo infatti una ripresa del settore dell’acciaio e siamo ottimisti sulla possibilità che l’espansione delle economie emergenti possa spingere il segmento degli ascensori e la domanda di acciaio. Al momento il titolo è scambiato attorno ai 12 euro, a un tasso di sconto di oltre il 40% rispetto al fair value di 20 euro” (report aggiornato al 14 maggio 2019).
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