Riportiamo alcuni aggiornamenti da parte di Natixis, dopo la nostra nota di giovedì scorso.
In un comunicato di oggi (lunedì), H2O ha detto di aver ridotto l’esposizione ai “non rated private bond” sotto il 2% degli asset in gestione. Inoltre, ha deciso di rimuovere le commissioni di ingresso fino a diverso preavviso. Alla fine della settimana scorsa, Natixis aveva fatto sapere che Bruno Crastes si era dimesso dal consiglio di Tennor Holdings con effetto immediato. Il suo posto è stato preso dal responsabile degli investimenti di H2O, Vincent Chailley. Natixis ha anche annunciato di aver avviato il periodico controllo sulla sua affiliata lo scorso 21 giugno.
Di seguito il nostro articolo pubblicato giovedì 20 giugno.
Il fondo H2O Allegro è stato messo sotto revisione dagli analisti di Morningstar, dopo che sono emerse criticità nell’appropriatezza e liquidità della componente obbligazionaria corporate, che a fine febbraio 2019 risultava pari al 7,35% del patrimonio in gestione. Di questa porzione, il 4,2% è in titoli illiquidi emessi da varie entità collegate all’imprenditore e finanziere tedesco, Lars Windhorst, che ha un passato di cause legali e fallimenti, come riportato in un articolo del Financial Times nei giorni scorsi. “In termini assoluti, si tratta di una piccola fetta”, dice Mara Dobrescu, responsabile della ricerca sulle strategie obbligazionarie di Morningstar in Europa, in una nota del 19 giugno 2019. “E non pensiamo ci possano essere rischi immediati sulle performance del fondo; tuttavia il fatto che siano concentrati in aziende che fanno capo a un solo individuo ci preoccupa”.
Conflitti di interesse
Ma c’è un altro motivo che giustifica la decisione di Morningstar. “Abbiamo saputo che nel maggio 2019, l’amministratore delegato di H2O, Bruno Crastes, è diventato membro del comitato consultivo di Tennor Holding, la più recente delle società finanziarie di Windhorst, il che crea i presupposti per un possibile conflitto di interessi”, spiega Dobrescu.
Fondo sotto revisione
H2O è stato molto popolare tra gli investitori nel 2017 e 2018 e il patrimonio del fondo Allegro ha toccato 1,4 miliardi di euro di masse gestite ad agosto dello scorso anno, tanto che la società, che fa parte del gruppo Natixis, aveva deciso di alzare le commissioni di ingresso per limitare i flussi. Il suo approccio global macro è caratterizzato da una strategia molto flessibile che esprime le previsioni della casa di gestione su titoli governativi, valute e credito. “Negli ultimi cinque anni, le scommesse in titoli di stato e valute sono state i principali driver della performance complessiva del fondo”, si legge ancora nella nota di Morningstar. Ma c’è stata anche una modesta esposizione ai corporate bond, che ora è diventata l’osservata speciale. “Abbiamo deciso di mettere il fondo sotto revisione e ora investigheremo sulle ripercussioni sugli investitori di quello che sta succedendo”, conclude Dobrescu. In precedenza, l’Analyst rating era pari a Bronze.
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