Lo sportswear va di corsa

Il mercato varrà 564 miliardi di dollari nel 2024, secondo alcune stime. A guidare la crescita sarà soprattutto l’Asia. I produttori puntano sempre di più su materiali sostenibili e testimonial celebri.

Marco Caprotti 02/07/2019 | 11:30
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Cosa hanno in comune, giusto per fare tre esempi, i Mondiali di calcio femminile, le Olimpiadi del 2020 a Tokyo e i Giochi invernali di Milano-Cortina del 2026? Dal punto di vista dei brand sportivi la possibilità di mettere sotto gli occhi di milioni di persone i loro marchi e di invadere il mercato con i prodotti più all’avanguardia per quanto riguarda moda e materiali. Il cosiddetto sportswear (o activewear o, ancora, athleisure) sta diventando sempre di più un elemento che testimonia il cambiamento dei gusti dei consumatori. E le società che lavorano in questo settore sono sempre state veloci nello sfruttare i trend che esse stesse creano.

Secondo una ricerca della società di analisi di mercato di Allied Market Research (AMR) il settore a livello globale dell’activewear passerà da un valore di 351 miliardi di dollari nel 2017 al 546 miliardi nel 2024. Il nord America e l’Europa, insieme, nel 2017 rappresentavano più della metà del totale, ma, in futuro, la prima posizione dovrebbe essere presa da Cina e resto dell’Asia grazie a un progresso dell’8% l’anno. Il paese da tenere d’occhio è l’India, con una crescita annuale vicina al 14%.

Il mercato dello sportswear a livello regionale
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Fonte: AMR

Un mercato sempre più responsabile
“Il mercato dello sportswear è condizionato da due elementi”, spiega lo studio. “Da una parte ci sono i costi variabili dei materiali e quelli legati al design che dissuadono dall’acquisto i clienti più attenti al prezzo. Dall’altra c’è l’utilizzo di prodotti sempre più sostenibili per confezionare i capi. Questo, unito a campagne di marketing dedicate ai consumatori più favorevoli a queste tematiche, darà una spinta alle vendite. La promozione attraverso la sponsorizzazione di celebrity e atleti famosi produrrà interessanti prospettive di guadagno per i principali player del settore”.

Dal punto di vista operativo, secondo gli analisti di Morningstar ad approfittarne saranno soprattutto le società che hanno forti fondamentali, marchi riconoscibili, clienti fidelizzati e un buon mix di prodotti.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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