Tre titoli 5 stelle nelle commodity

Albemarle, Livent e Sociedad Quimica Y Minera De Chile garantiscono una forte esposizione alla crescita della domanda di litio e sono scambiati a tassi di sconto molto elevati.

Francesco Lavecchia 16/07/2019 | 14:02
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Albemarle è il più grande produttore al mondo di litio e controlla circa un terzo del mercato del carbonato di litio attraverso i suoi asset in Cile e una partecipazione del 49% in una joint venture in Australia.

Moat grazie alle economie di scala
Gli analisti di Morningstar riconoscono ad Albemarle una posizione di vantaggio all’interno del settore per effetto dei bassi costi di produzione che le garantiscono margini di profitto superiori alla media sia nel segmento del litio che in quello del bromo. Il gruppo è anche uno dei maggiori produttori di catalizzatori utilizzati nella raffinazione del petrolio e nell’industria petrolchimica. Queste sostanze devono rispondere alle esigenze specifiche di ogni raffineria e l’elevata personalizzazione di queste forniture garantisce all’azienda un forte potere contrattuale nei confronti dei suoi clienti.

Albemarle garantisce una forte esposizione alla crescita del mercato dell’auto elettrica. L’adozione di questi veicoli è vista infatti in costante aumento e questo dovrebbe spingere la domanda di litio per la produzione di batterie. Gli analisti si aspettano nei prossimi cinque anni un progresso medio dei ricavi e degli utili per azione del 10% e stimano un fair value pari 130 dollari (report aggiornato al 9 maggio 2019).

Il mercato sottovaluta Livent
Livent è uno dei primi cinque produttori di litio al mondo. L’azienda produce sia il carbonato di litio che l’idrossido di litio, anche se la strategia del management è quella di puntare sul secondo, che è di qualità maggiore ma è più costoso. “Questa scelta ha l’obiettivo di tutelarsi dalla fluttuazione del prezzo della materia prima, ma mette Livent in una posizione di svantaggio rispetto ai competitor che possono offrire sul mercato un prodotto economicamente più conveniente. L’azienda dovrà aspettare la crescita della domanda di litio per riuscire a realizzare economie di scala più elevate e a essere più competitiva nel prezzo”, dice Seth Goldstein analista azionario di Morningstar. “Inoltre, la decisione del Governo cinese di fare marcia indietro sul provvedimento che avrebbe vincolato i sussidi a favore dei produttori di auto elettriche all’utilizzo di batterie a idrossido di litio ha fatto precipitare la domanda e il prezzo della materia prima”.

L’azienda soffrirà nel breve termine la forte contrazione della quotazione del litio, ma tale condizione del mercato avrà una durata limitata, dicono gli analisti. Le previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media del fatturato del 15% e un margine operativo attorno al 40%. Sulla base di queste ipotesi la stima del fair value è pari a 17 dollari (report aggiornato al 9 maggio 2019). 

SQM è attiva su più fronti
Sociedad Quimica Y Minera De Chile (SQM) è uno dei maggiori fornitori a basso costo di litio, di iodio e di nitrati utilizzati nei fertilizzanti, anche se il principale driver della crescita futura del gruppo cileno è il litio, la cui domanda è prevista in forte espansione in seguito alla sempre maggior richiesta di auto elettriche. SQM riesce a produrre carbonato di litio a prezzi molto competitivi nel Salar de Atacama e prevede di allargare ulteriormente la produzione e di introdurre nel suo portafoglio prodotti anche l’idrossido di litio in seguito alla joint venture con l’australiana Kidam.

SQM è leader di mercato nel settore del nitrato di potassio, un fertilizzante speciale utilizzato in colture di alto valore come quelle di frutta e verdura, la cui domanda dovrebbe beneficiare della crescita della ricchezza nei paesi emergenti e dunque del loro maggior consumo di vegetali.

Sociedad Quimica Y Minera De Chile è anche il più grande produttore al mondo di iodio, utilizzato nei mezzi di contrasto a raggi X, nei prodotti farmaceutici e nei film LCD. La domanda di iodio è cresciuta del 3% ogni anno nell'ultimo decennio e dovrebbe continuare a salire a questo ritmo anche nei prossimi anni. “Le nostre previsioni, che si basano sull’ipotesi di una flessione del prezzo del litio nel breve termine e una forte espansione della produzione della materia prima da parte di SQM, indicano una crescita media del fatturato del 7% nei prossimi cinque anni e un margine operativo attorno al 30%. La stima del fair value è pari a 62 dollari per azione, relativamente all’ADR scambiata sul Nyse di New York” (report aggiornato al 23 maggio 2019). 

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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