Quei fondi che si sentono un po’ più grandi

Diversi portafogli dedicati alle small cap hanno in pancia anche azioni medium. Ecco alcuni casi.

Marco Caprotti 19/07/2019 | 09:55
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Quanto è small cap il vostro fondo che investe nelle azioni delle piccole imprese? La domanda, guardando i dati di portafoglio di alcune categoria dedicate ai fondi specializzati negli strumenti che investono nei titoli delle società a più bassa capitalizzazione, è meno strana di quello che può sembrare.

Secondo la definizione generale di Morningstar un fondo è small cap quando investe almeno il 75% degli asset in società che fanno parte del 10% più piccolo in termini di capitalizzazione di un mercato. Ma quello che può essere considerato piccolo in una piazza, può essere medio su un’altra. Come spiega la metodologia sulle categorie di Morningstar, con l’eccezione di un chiaro cambiamento di strategia (che viene affrontata quando il cambio è evidente) la categorizzazione di un fondo è basata sul suo posizionamento nel tempo (normalmente viene considerato un periodo di tre anni). “Questo permette di avere classificazioni stabili ed è un sistema allineato con gli interessi degli investitori in fondi che, generalmente, usano questi strumenti come come investimenti di lungo periodo”, dice il documento.

Bisogna poi intendersi sui termini large, medium e small cap. La definizione generale in Europa dice che le aziende mid cap, sono società con una capitalizzazione di Borsa compresa tra 2 miliardi di euro e 10 miliardi, dove small cap è tra 300 milioni e 2 miliardi e large cap è oltre 10 miliardi. Più o meno gli stessi ordini di grandezza, in dollari, valgono per gli Usa. Tuttavia sono definizioni che possono subire variazioni nel tempo, ad esempio a seconda degli andamenti di mercato o dei rapporti fra le diverse valute. A questo vanno aggiunti i mandati dati agli asset manager dalle diverse case di gestione che gli possono permettere di muoversi su aziende con una capitalizzazione diversa rispetto a quella indicata nel nome del fondo. 

Global
Nella categoria Morningstar Global equity small cap, la presenza media nei portafogli di mid cap è del 52,8%. Ma ci sono portafogli che superano abbondatemente questo dato. Il fatto non deve soprendere. La categoria global non ha un segmento dedicato alle medium cap ed è quindi naturale che fondi che investono nelle società a media capitalizzazone rientrino in questo universo.

Nella tabella in basso sono elencati i 10 fondi con la maggior presenza netta di società di medie dimensioni.
tabella small global

 

In questa classifica l’unico fondo con Analyst rating è Baillie Gifford WW Discovery F GBP Acc (Silver). “L’approccio qui si basa sull’idea che un investimento paziente e di lungo termine porti a rendimenti più alti della media nel lungo periodo”, spiega David Holder, fund analyst di Morningstar in un report del 24 aprile 2019. “Il team di gestione applica un’orizzonte di cinque anni quando cerca le società e va a caccia di aziende immature ma innovative con forti potenziali di crescita strutturale. L’obiettivo è trovare aziende all’inizio della loro vita che siano in grado di offrire soluzioni che devono ancora essere utlizzate dalle grandi società o dal mercato in generale”.

All’interno di questa categoria il fondo che ha la minor quota di medium cap (29%) è Nordea 1 - Global Small Cap E USD (Morningstar rating: 2 stelle).

Europa
Nella categoria Morningstar Europe small cap la presenza media nei portafogli di mid cap è del 34,5%. Ma, anche in questo caso, ci sono portafogli che superano abbondantemente questa media. “Il confine fra small e mid cap spesso è molto labile”, spiega Francesco Paganelli, fund analyst di Morningstar. “Un gestore può considerare piccola una società che, secondo la definizione corrente, è media”.

Nella tabella in basso sono elencati i 10 fondi che vedono negli asset la maggior presenza netta di società di medie dimensioni.
taberlla small europe

In questa cassifica, l’unico fondo con Analyst rating è Montanaro European Smaller Comp Inc € .“Il processo di investimento applicato dal team di analisti si concentra sull’analisi bottom up e inizia con uno screening di tutto l’universo equity europeo”, spiega Jonathan Miller, fund analyst di Morningstar in un report del 18 marzo 2019. “Le azioni sono analizzate dal punto di vista delle dimensioni, liquidità e qualità. La qualità viene determinata attraverso 14 parametri che finiscono in uno dei seguenti macro gruppi: crescita, profittabilità, leva, cassa e volatiltà. Il risultato è una classificazione delle società da cui verranno scelti i migliori candidati da sottoporre a ulteriori analisi. In questa fase, sono valutate le possibilità di crescita, la posizione dei concorrenti, la forza del management, il modello di business e la salute dei bilanci. Incontri con le società fanno parte del processo di studio”.

All’interno della categoria gli unici due strumenti a non avere mid cap sono Oddo BHF Active Micro Cap CR-EUR e Quaero Capital Argonaut A-EUR (4 stelle).

Usa
Nella categoria Morningstar Us equity small cap la presenza media nei portafogli di mid cap è del 37,7%. Ma ci sono anche qui casi che superano abbondantemente questo dato. Nella tabella in basso sono elencati i 10 fondi con la maggior presenza netta di società di media dimensioni.
tabella small Usa

 Chi ha meno mid cap all’interno dell’intera categoria è Heptagon Driehaus US Micro Cap Eq I$ Acc (6%).

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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