I listini di Eurolandia mettono in cantiere il mese di luglio senza particolari scossoni. Generalmente, quando le Borse hanno un andamento rialzista, com’è avvenuto il mese scorso con l'indice Morningstar Europe NR che ha guadagnato lo 0,3% (in euro), le azioni Growth sovraperformano quelle Value. Nella fattispecie, le prime hanno guadagnato in media l’1,7% mentre le seconde hanno ceduto lo 0,7%. Se invece si prende in considerazione il solo segmento delle società a larga capitalizzazione il divario è ancora più ampio: i titoli Large Growth hanno fatto segnare +1,8% mentre quelli Large Value hanno ceduto lo 0,9% a causa della cattiva intonazione del comparto bancario.
Figura 1
Deludono i finanziari
Il settore finanziario, infatti, è stato tra i peggiori (-0,9%) e le azioni di Banco Santander SA e Lloyds Banking Group hanno registrato passivi ampiamente superiori alla media lasciando sul terreno rispettivamente il 5,3% e il 7,3% della loro capitalizzazione di mercato.
A registrare la performance più bassa è stato però il settore materie prime (-2,9%), appesantito dai forti ribassi delle tre maggiori società (BHP Group, Rio Tinto e BASF) che hanno perso rispettivamente il 3,1%, il 5,3% e il 5,3%.
Figura 2
Il risultato migliore è stato realizzato dai titoli Consumer Defensive che hanno fatto segnare a luglio +3,5%. Questo dato è coerente con la performance del segmento Growth. In Europa, infatti, le società del settore beni di consumo difensivi sono le più pesanti, in termini di market cap, all’interno del gruppo di quelle con alta propensione alla crescita degli utili.
Guardando alle valutazioni di mercato, si nota come continui a persistere una forte differenza tra il segmento Large Value, scambiato mediamente a un rapporto Prezzo/Fair value di 0,83, e quello Large Growth (P/FV di 1,04). Tra i settori, invece, quello telecom è scontato mediamente del 25% e resta il più economico, mentre il più costoso è quello tecnologia che presente un premio del 12%.
Figura 3
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