Biotech più convenienti dopo le vendite degli ultimi mesi. Da febbraio scorso le stock del settore hanno perso più del 3% a livello globale (indice Morningstar Global Biotechnology al 5 agosto in euro). E’ andata anche peggio a quelle Usa, che nello stesso periodo hanno lasciato sul terreno circa il 6%. Tra le migliori idee di investimento, secondo gli analisti di Morningstar, ci sono le statunitensi Alexion Pharmaceuticals e United Therapeutics Corp.
La leadership nel mercato di nicchia è la forza di Alexion
Alexion Pharmaceuticals ha ceduto oltre il 20% negli ultimi tre mesi e ora è scontata del 35% rispetto al fair value di 169 dollari (report aggiornato al 24 luglio 2019). L’azienda statunitense è riuscita a costruirsi una posizione di vantaggio grazie alla sua offerta di farmaci per la cura di malattie rare e ultra-rare (patologie potenzialmente letali con un bassissimo tasso di incidenza sulla popolazione). Questo le permette di applicare mark-up molto generosi ai prezzi di vendita e dunque di ricavare margini di profitto superiori alla media. “Riteniamo che il Moat di Alexion, fondato essenzialmente dai brevetti sulle sue terapie, sia rafforzato dalla specializzazione in un segmento molto di nicchia, che scoraggia l’ingresso delle grandi case farmaceutiche, oltre che dalla forte relazione con le strutture sanitarie”, dice Anna Baran, analista azionaria di Morningstar. “I numeri del secondo trimestre hanno certificato una crescita del fatturato del 15% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno per effetto del maggior contributo di alcuni farmaci, il cui utilizzo è stato esteso anche ad altri trattamenti. Il management ha alzato le guidance di fine esercizio dando sostegno alle nostre previsioni che indicano per i prossimi cinque anni un progresso medio dei ricavi del 12,4% per l’effetto combinato di un aumento dei volumi di produzione e dei prezzi medi di vendita”.
United Therapeutics, non spaventano le difficoltà nel breve periodo
United Therapeutics è leader nel mercato delle cure per l’ipertensione arteriosa polmonare e nonostante la minaccia dei farmaci generici gli analisti di Morningstar sono convinti che l’azienda possa mantenere salda la sua posizione di vantaggio all’interno del settore. “Ci aspettiamo che il lancio di nuovi prodotti e l’approvazione dei farmaci esistenti per la cura di nuove malattie facciano da traino alla crescita dei ricavi nel lungo termine”, dice Karen Andersen, analista di Morningstar. “I risultati del secondo trimestre, che hanno evidenziato un calo del fatturato del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, confermano la nostra tesi di un arretramento delle vendite nel breve periodo, a causa del cattivo andamento di uno dei suoi farmaci di punta, ma siamo convinti che l’autorizzazione all’uso di alcuni prodotti alla cura di nuove patologie e il continuo sviluppo della pipeline garantiranno a United una crescita media del fatturato del 2% nei prossimi 10 anni”. Il titolo ha ceduto il 20% negli ultimi tre mesi e ora è scontato del 30% rispetto al fair value di 117 dollari (report aggiornato al 31 luglio 2019).
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