Sono stati di 47 miliardi di euro i flussi netti verso i fondi domiciliati in Europa a luglio 2019, un livello che stabilisce il nuovo record mensile per l’anno in corso ed è il più alto da gennaio 2018. Merito soprattutto dei comparti obbligazionari che hanno raccolto 43,8 miliardi, in crescita rispetto a giugno e a maggio. A dirlo è l’ultimo Morningstar asset flow report curato da Ali Masarwah dell’EMEA editorial research team.
Gli azionari hanno ricevuto sottoscrizioni nette per 7,3 miliardi, miglior mese da novembre 2018. La categoria più popolare è stata l’equity globale large cap blend, grazie soprattutto ai fondi indicizzati (+6 miliardi). Sono stati tra i favoriti anche i comparti specializzati sugli Stati Uniti (flex-cap) e sull’Europa (large cap blend).
Nel reddito fisso, la categoria più popolare è stata quella degli obbligazionari corporate in euro, che ha avuto flussi netti per 5,3 miliardi, con il contributo maggiore che è arrivato dalle strategie attive. Oltre 5 miliardi sono entrati negli strumenti specializzati sui bond dei mercati emergenti e 4,5 in quelli flessibili.
Alternativi, ancora riscatti
A luglio, è continuata la fase negativa dei fondi che utilizzano approcci simili agli hedge fund (-4,4 miliardi). In dodici mesi, hanno perso circa il 15% del patrimonio a causa dei riscatti. Segno meno anche per i bilanciati che hanno archiviato deflussi netti per 1,3 miliardi, attribuibili soprattutto alle strategie prudenti e flessibili in euro.
I fondi monetari hanno attratto 42,2 miliardi, grazie soprattutto a quelli domiciliati in Irlanda e Francia.
Attivi e passivi a confronto
A luglio, le strategie attive hanno raccolto complessivamente 26,5 miliardi in tutta Europa, mentre le passive 20,6. Il risultato delle prime è da attribuire soprattutto al reddito fisso (+34,2 miliardi), mentre nel segmento equity la preferenza degli investitori è andata agli index fund (+9,6 miliardi a fronte del -2,3 degli attivi).
Chi ha raccolto di più
Tra le principali società di gestione, Pimco è stata quella che ha raccolto di più a luglio (+6,6 miliardi) nelle strategie attive, traendo vantaggio dal favore degli investitori per i fondi obbligazionari. Seconda è stata AllianceBernstein e terza BlackRock.
Per quanto riguarda gli index fund (Etf e fondi passivi), iShares ha raccolto 7,5 miliardi netti, seguito da UBS (5,1) e da Invesco (1,5).
Le cifre di questo rapporto sono state compilate il 21 agosto 2019. Sono stati inclusi circa 39.000 fondi aperti ed ETF che Morningstar registra da oltre 1.750 società di fondi in più di 35 domicili.
Si noti che la metodologia attuale di Morningstar potrebbe non includere gli afflussi nel periodo di sottoscrizione iniziale dei cosiddetti “fondi a finestra” nella stima dei flussi netti. Clicca qui per scaricare la metodologia.
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