I mercati emergenti continuano a inseguire quelli sviluppati. E’ vero che in un mese (fino al 10 settembre e calcolato in euro) l’indice Morningstar dedicato ai paesi in via di sviluppo ha fatto meglio di quello dedicato alle aree developed: +4,38% per il primo contro il +3,64% per il secondo. Il confronto fra i due panieri da inizio anno, tuttavia, continua a essere impietoso: da gennaio, le zone emerging hanno segnato +9,80% contro il +21,17% dei paesi sviluppati.
Indici Morningstar DM e EM a confronto
Dati in euro aggiornati al 10 settembre 2019
Fonte: Morningstar Direct
Ma cosa ha impedito ai paesi emergenti di fare lo scatto per recupare quelli sviluppati? Le risposte sono diverse. Sicuramente ha influito l’escalation delle tensioni commerciali fra la Cina e gli Stati Uniti dalla quale, a guardare gli indici, secondo gli investitori la prima economia emergente del mondo rischia di uscire perdente. Il paniere Morningstar US da gennaio ha guadagnato (fino al 10 settembre e in euro) il 24,76% contro il +13,64% di quello relativo alla Cina.
Indice Morningstar US e China a confronto
Dati in euro aggiornati al 10 settembre 2019
Fonte: Morningstar Direct
A questo si sono unite le prospettive di un rallentamento globale che hanno fatto passare un po’ di appetito per il rischio, allontanando gli investitori da quelli che vengono considerati gli asset più pericolosi, come i paesi emergenti. La politica più accomodante degli Stati Uniti in materia di tassi ha rasserenato solo in parte gli animi degli investitori. Se è vero che un costo del denaro più basso aiuta i mercati, è anche vero che un’atteggiamento dovish della Federal Reserve indica comunque che l’economia considerata la locomotiva del mondo non tira come dovrebbe.
Europa e Asia offrono rendimento?
Bisogna quindi uscire dai mercati emergenti? L’asset, spesso considerato un unico insieme, in realtà è un universo eterogeneo in cui aree diverse presentano opportunità e problemi differenti. “Zone in questo momento poco amate dal mercato come l’Europa emergente offrono discreti rendimenti rispetto ai rischi che presentano”, spiega Eugene Visage, Portfolio specialist di Morningstar Investment Management. “La recente volatilità ha reso interessanti anche alcune parti dell’Asia”.
Nella tabella in basso sono elencati i fondi della categoria Morningstar Emerging Europe.
Nella tabella sotto, invece, sono elencati i fondi della Categoria Global Emerging market, ordinati per Analyst rating (sono inclusi solo quelli con un giudizio positivo) e la loro esposizione netta all’Asia.
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