I Wide Moat battono il mercato nel terzo trimestre. L’indice Morningstar che inserisce nel suo paniere i titoli americani con le valutazioni di Borsa più convenienti tra quelli con un vantaggio competitivo ampio (leggi la metodologia) ha registrato nel terzo trimestre un rendimento del 3,79% (in dollari), sovraperformando di 300 punti base l’indice del mercato statunitense (Il Morningstar US Markets index ha guadagnato solo lo 0,8%). Tale risultato fa salire il gap tra i due indici a quasi duecento pb a favore del benchmark Wide Moat da inizio anno.
Figura 1: Wide Moat Focus Index vs Morningstar US Market Index
Fonte: Morningstar Direct, dati in USD al 13 ottobre 2019
Le ragioni della miglior performance dell’indice di qualità vanno ricercate nell’effetto combinato di una diversa allocazione dei pesi settoriali e della maggior convinzione su alcuni singoli titoli. Nello specifico, il contributo maggiore è arrivato dal sovrappeso del settore beni di consumo difensivi (+5,6% rispetto al benchmark), che nel terzo trimestre è stato il migliore realizzando un rendimento superiore al 10% (in dollari), mentre l’aver sottopesato i comparti energia e beni di consumo ciclici ha ridotto l’effetto negativo dei passivi registrati da entrambi (rispettivamente -8.9% e -1,56%).
Tuttavia le perdite accusate dai titoli healthcare, sui cui l’indice Wide Moat è sovraesposto rispetto al benchmark, unite al sottopeso del comparto utility, che invece nel periodo in considerazione ha ben performato, hanno avuto l’effetto di sottrarre valore alla crescita dell’indice.
Relativamente alle differenze sulle singole esposizioni, si registra come le puntate maggiori su KLA (+2,74%) tra i tecnologici, Western Union (+2,56%) tra i finanziari e Zimmer Biomet Holdings (+2,38%) tra i titoli healthcare siano stati i principali generatori di alpha del Wide Moat Index. Tra le 51 azioni che compongono il portafoglio di questo paniere, i più alti tassi di sconto sono tra le stock del comparto consumer defensive come Philip Morris, Altria e Kellog e tra quelle del settore salute come Pfizer e Zimmer Biomet Holding.
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