Nell’ultimo mese GEA Group ha ceduto in Borsa quasi il 5% della sua capitalizzazione di mercato e ora il titolo è scambiato a un tasso di sconto superiore al 30% rispetto al fair value di 38 euro (report aggiornato al 26 settembre 2019).
Piano di ristrutturazione credibile
Il management ha varato un piano di ristrutturazione aziendale e gli analisti di Morningstar sono fiduciosi che esso possa dare i suoi frutti. “A nostro avviso la strategia dell’azienda è credibile, oltre che prudente. L’obiettivo è quello di ridurre i costi non solo attraverso il taglio del personale e la vendita di attività poco profittevoli, ma attraverso investimenti che potranno produrre un costante risparmio di risorse negli anni a venire. Il management prevede di spendere 210-250 milioni di euro per risparmiare circa 150 milioni di euro su base annuale da qui al 2023. A nostro avviso il titolo paga la scarsa credibilità della vecchia gestione che, spesso, ha mancato di centrare i target fissati, ma gli obiettivi di questo piano sono molto prudenti”, dice Denise Molina, analista azionaria di Morningstar.
“Le previsioni dell’azienda indicano una crescita in linea con l’inflazione, ma secondo le nostre stime il fatturato salirà a un ritmo medio del 3,5% nei prossimi cinque anni. GEA Group è leader nel settore dei macchinari per l’industria alimentare, un comparto in cui le quote di mercato tendono a mantenersi stabili e dove i costi di switch (passaggio a un diverso fornitore, Ndr) sono molto alti. L’azienda tedesca investe molto in ricerca e sviluppo, e questo le consente di mantenere alto il tasso di fidelizzazione della clientela e di avere più ampi margini nella determinazione dei prezzi di vendita”.
Jungheinrich: gli analisti riducono le stime ma il titolo resta scontato dal mercato
Il titolo Jungheinrich ha perso oltre il 6% nell’ultimo mese a causa della debolezza della domanda di carrelli elevatori a livello mondiale. Gli analisti di Morningstar hanno rivisto al ribasso le loro stime e corretto il fair value da 33 a 31 euro, ma alle attuali quotazioni di mercato le azioni del gruppo tedesco sono valutate con un rating di 5 stelle (report aggiornato al 13 settembre 2019).
“Nonostante gli ordini di Jungheinrich nel primo semestre siano stati superiori alla media del settore, abbiamo deciso di abbassato le nostre previsioni di breve termine a causa dell’indebolimento della crescita economica negli Usa e in Europa. Il calo di quest’anno è in parte fisiologico dopo il forte aumento delle richieste registrato nel 2018, ma ora le nostre attese indicano un andamento ugualmente debole anche nel 2020. Cosa che peserà sui margini di profitto”, dice Molina.
“L’azienda tedesca è tra i principali operatori del settore ed è riuscita a costruirsi una posizione di vantaggio rispetto ai competitor per via della forza del suo marchio e delle forti relazioni commerciali instaurate con i propri clienti. Nonostante nel breve periodo l’azienda stia pagando la flessione della domanda siamo convinti che i driver di lungo periodo come la crescita del commercio online faranno da traino al progresso dei ricavi”.
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