Publicis Group (PUB) è la terza agenzia pubblicitaria al mondo per fatturato. Gli analisti di Morningstar riconoscono all’azienda francese un Economic moat nella misura di medio per effetto della forza del brand, della sua ottima reputazione sul mercato e della grossa mole di dati sulle scelte dei consumatori che le permettono di esercitare un discreto potere contrattuale nei confronti dei clienti e di fronteggiare al meglio la concorrenza.
Pub scontato del 40% rispetto al fair value
“A nostro avviso il mercato è troppo scettico sul valore di PUB. Al momento il titolo è scambiato a un tasso di sconto di circa il 40% rispetto al fair value di 62 euro (report aggiornato 14 ottobre 2019), ma crediamo che non manchino i motivi per cui essere fiduciosi sul futuro del gruppo transalpino”, dice Ali Mogharabi, analista azionario di Morningstar. “L’acquisizione di Sapient permette infatti una maggiore esposizione ai segmenti del digital advertising che è in forte crescita. Inoltre, l’azienda ha di recente raggiunto un accordo con Walt Disney che le consentirà di sopperire alla perdita di alcuni clienti registrata lo scorso anno. Le nostre previsioni per i prossimi cinque anni indicano un progresso medio dei ricavi del 3,4% e un Ebit attorno al 16%. PUB ha una gestione molto efficiente e questo si traduce in un margine operativo superiore alla media dei competitor in qualsiasi fase del ciclo economico”.
La crescita di WPP passa anche attraverso nuove M&A
WPP è l’agenzia pubblicitaria più grande al mondo per fatturato con una presenza in oltre 100 paesi. Gli analisti riconoscono all’azienda una posizione di vantaggio all’interno del settore per via della buona reputazione del suo marchio e dei continui investimenti nella raccolta e nell'analisi dei dati dei consumatori. Inoltre, WPP riesce a esercitare un forte potere contrattuale nei confronti dei propri clienti, dato l’alto grado di integrazione che riesce a creare con i dipartimenti marketing di questi ultimi.
“Ci aspettiamo che il gruppo americano continui a portare avanti la sua strategia di crescita attraverso nuove acquisizioni, generalmente piccole società con una presenza locale, e una maggiore esposizione ai segmenti emergenti del settore advertising”, dice Mogharabi. “Il comparto è tra quelli più legati all’andamento del ciclo economico e prevediamo che la ripresa della congiuntura, soprattutto nel Vecchio continente, sarà il maggiore contributo al progresso dei ricavi insieme al miglioramento dell’andamento dei tassi di cambio. Nei prossimi cinque anni ipotizziamo una crescita media del fatturato dell’1,4% e stimiamo un fair value pari a 93 dollari” (report aggiornato al 15 ottobre 2019).
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