Nokia (NOK) è uno dei maggiori player nel settore delle apparecchiature per le telecomunicazioni come hardware e software e servizi per le reti wireless e di rete fissa e ricava una parte del suo fatturato anche dai diritti di licenza sui propri brevetti utilizzati dai produttori di cellulari e dalle royalties dai telefoni cellulari Nokia. Secondo gli analisti di Morningstar l’azienda finlandese non possiede un Economic Moat a causa dell’elevata concorrenza nel segmento dei dispositivi telefonici. Tuttavia l’avvento della rete di telefonia mobile 5G potrà essere un importante traino alle vendite dei suoi software dati i forti investimenti fatti in questo settore dalle società telefoniche e da quelle dell’automotive.
Le previsioni degli analisti
“Le nostre previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media del fatturato del 3% e un progressivo aumento del margine operativo dall’1,6% del 2018 al 13% nel 2023. La maggior redditività, inoltre, si tradurrà in un raddoppio della cedola a favore degli azionisti”, dice Mark Cash di Morningstar. “Sulla base di queste ipotesi la stima del fair value è pari a 4,60 euro” (report aggiornato al 24 ottobre 2019).
Nokia si comporta bene anche sotto il profilo ESG. Il gruppo finlandese, infatti, secondo un rapporto del Financial Times, ha recentemente sottoscritto un prestito di 1,5 miliardi di euro per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra, come parte del suo impegno per la sostenibilità. Il giudizio degli analisti di Sustainalytics relativamente al rischio ESG della società, rispetto alle aziende tecnologiche specializzate nel segmento hardware, è pari a "basso" (rating= 11,2/100).
Enbridge scontata del 20%
Enbridge opera nel segmento midstream, il più redditizio all’interno del settore energetico per via della regolamentazione delle autorità che decidono l’ammontare delle commissioni a favore della società e la fattibilità della costruzione di nuovi gasdotti e oleodotti. Il gruppo canadese è proprietario di una delle più ampie pipeline del Nord America ed è tra i meglio posizionati per beneficiare della crescita della domanda di shale oil. La sua rete (Mainline), infatti, offre alle raffinerie l'accesso a diversi mercati e genera flussi di cassa elevati e costanti nel tempo. Inoltre, possiede e gestisce la più grande società di distribuzione di gas naturale del Canada e produce energia rinnovabile e alternativa.
Il titolo è scambiato a un tasso di sconto superiore al 20% rispetto al fair value di 62 dollari canadesi (report aggiornato al 31 ottobre 2019). “Enbridge è posizionata per beneficiare della crescita della domanda di shale oil. La sua rete di oleodotti (Mainline), infatti, offre alle raffinerie l'accesso a diversi mercati e genera flussi di cassa elevati e costanti nel tempo. Le nostre previsioni indicano per i prossimi cinque anni una crescita degli utili per azione del 20% e un dividendo in progressivo aumento”, dice Joe Gemino analista azionario di Morningstar.
Sul fronte della sostenibilità, invece, il rapporto ESG della società nel 2018 ha rilevato che i programmi di risparmio energetico in atto dal 1995 hanno prodotto una significativa riduzione del consumo di energia e di emissioni di CO2. Inoltre, gli sforzi di Enbridge per la conservazione dell'ambiente le hanno fatto guadagnare un posto nell'indice Dow Jones Sustainability North America. Le sue politiche per promuovere la parità di genere sul posto di lavoro le hanno garantito la presenza nell'indice sull'uguaglianza di genere del 2019 di Bloomberg. Il rating di Sustainalytics sul rischio ESG di Enbridge è pari a 27,4/100, nella media rispetto alle aziende del settore oil&gas storage and transportation.
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