Pubblichiamo una sintesi del rapporto “Introducing the Enhanced Morningstar Analyst Rating for Funds: Europe and Asia”, curato da Jeffrey Ptak e Christopher Traulsen, rispettivamente Global director of Manager research e Director of Ratings, Manager research.
Il Morningstar Analyst rating per i fondi è un giudizio qualitativo prospettico assegnato dal Manager research team in base alle proprie analisi indipendenti. Recentemente la metodologia è stata rivista per renderla più efficace e utile per gli investitori. (Per la parte metodologica, guarda il video di Francesco Paganelli, Ndt).
Elementi chiave
-Abbiamo migliorato la metodologia che sta alla base dell’Analyst rating e analizzato 55 fondi utilizzando questo nuovo approccio. Aggiorneremo il resto dell’universo coperto nel corso dei prossimi 11 mesi circa.
-Come parte del processo di miglioramento, abbiamo snellito la struttura che gli analisti usano per analizzare i fondi portando da cinque a tre i Pilastri di analisi – Persone, Processo, Società di gestione - e dando maggior peso ai costi.
-Abbiamo anche alzato l’asticella per quanto riguarda i fondi attivi, raffinato la scala di rating dei pilastri e cambiato il sistema con cui assegniamo il giudizio alle singole classi per tenere conto delle commissioni applicate da ciascuna di esse.
-Nel primo gruppo di fondi analizzati, i downgrade hanno superato gli upgrade di cinque volte. I fondi più costosi hanno subito un abbassamento del giudizio sei volte più spesso rispetto a quelli meno cari.
I dati-chiave per i primi fondi con il nuovo Analyst rating
Quale trend emerge se guardiamo al primo gruppo di fondi che hanno ricevuto l’Analyst rating con la nuova metodologia? Di seguito presentiamo i risultati per tutte le 673 classi esaminate (55 fondi).
Il grafico qui sotto mostra il confronto tra la distribuzione delle classi dei fondi in base alla precedente (verde) e nuova metodologia (viola). In sostanza, la distribuzione dei rating si è spostata da Silver e Bronze verso Neutral e Negative.
Distribuzione dei rating: confronto tra vecchia e nuova metodologia
Nel grafico sotto, viene mostrata la distribuzione dei rating secondo una diversa prospettiva: la nuova è nella colonna verticale; la vecchia sulla riga orizzontale. Ad esempio, fra le classi che prima avevano un rating Bronze, solo il 29% ha mantenuto il giudizio, il 54% ha subito un downgrade a Neutral e il 6% è stato portato a Negativo. Il 9% ha visto un upgrade a Silver, mentre il 2% è arrivato a Gold. In totale, circa il 42% delle share class analizzate con la nuova metodologia ha conservato la stessa valutazione, mentre il 58% ha subito un cambiamento.
Come è cambiata la posizione delle classi di fondi con la nuova metodologia
Fra le classi di fondi che hanno cambiato il rating, gli abbassamenti del giudizio hanno superato di 5 volte gli innalzamenti. Circa l’85% delle variazioni è stata di un solo gradino: i movimenti più comuni sono stati da Bronze a Neutral, da Silver a Bronze e da Gold a Silver.
Ampiezza dei cambiamenti di rating
Molte variazioni nei giudizi derivano dal fatto che ora il rating è assegnato alle singole classi di fondi, tenendo conto dei costi specifici di ciascuna. Delle 373 share class che hanno subito un cambiamento, 282 hanno mantenuto la stessa valutazione sui singoli pilastri (anche se è stata usata la nuova scala: alto, sopra la media, nella media, sotto la media e basso, Ndr). In questi casi, le analisi su Persone, Processo e Società di gestione non sono cambiate, ma il rating della singola share class è variato, tenendo conto delle fee applicate. Le commissioni possono differire considerevolmente fra le diverse share class: le più costose sono quelle che includono gli oneri di distribuzione in aggiunta a quelli di gestione, ma anche tra le cosiddette clean share class possono esserci profili assai diversi. Più della metà di queste ultime mostrano fee con livelli di Average (nella media), Above Average (sopra la media) o High (alti). La tabella sotto mostra la distribuzione delle classi di fondi analizzate per tipologia e livello di commissioni praticate.
Scomposizione % delle classi con rating per tipologia e livello di commissioni praticate
Il fattore “costo” spiega perché nel gruppo iniziale di fondi a cui è stato assegnato il rating, le share class con commissioni di gestione e distribuzione hanno subito più spesso downgrade rispetto ad altri tipi di classi. Nonostante le classi meno care si siano posizionate meglio nel complesso, tra di esse c’è stato comunque un buon numero di riduzioni del rating. Tra i fondi a cui è stata applicata la nuova metodologia, le classi più costose (con fee sopra la media o alte) hanno subito una riduzione del giudizio sei volte più spesso rispetto a quelle meno care (con commissioni sotto la media o basse).
Distribuzione delle share classe dei fondi con rating in base al tipo di commissione e all’ampiezza del cambiamento di rating
Il report completo è disponibile sulla piattaforma Morningstar Cloud.
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