Guangshen Railway (GSH) è uno dei principali operatori del settore ferroviario in Cina e opera prevalentemente nella provincia del Guangdong, una delle aree più ricche del paese. Questo le assicura un elevato traffico di passeggeri, ma al tempo stesso la espone a una competizione maggiore. Per questo motivo gli analisti di Morningstar non le riconoscono una posizione di vantaggio all’interno del settore (Economic moat). Da inizio anno il titolo ha ceduto il 13% (in dollari al 16 novembre 2019, riferito all’ADR trattato sul Nyse) e ora è scambiato a un tasso di sconto di quasi il 60% rispetto al fair value di 34 dollari (report aggiornato al 30 ottobre 2019).
Mercato troppo pessimista sul titolo
“Il terzo trimestre è stato negativo. L’utile netto è sceso drasticamente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno a causa dell’effetto congiunto di un rallentamento dell’economia del paese, della maggiore concorrenza sul mercato e delle proteste che da mesi agitano Hong Kong e che stanno danneggiando il traffico transfrontaliero e l'attività commerciale tra la citta Stato e la provincia del Guangdong”, dice Jennifer Song, analista di Morningstar. “A differenza delle manifestazioni politiche, che ci aspettiamo si esauriscano nel breve periodo, riteniamo che i rischi per l’azienda vengano dalla concorrenza con le ferrovie ad alta velocità e dalla crescita delle reti stradali. Tuttavia crediamo che il mercato sia scontando oltremodo questi timori e che non valuti adeguatamente i benefici portati dalla riforma del settore ferroviario da parte dello Stato, con la possibilità per gli operatori di avere maggiore libertà nella tariffazione e di poter sviluppare economicamente le aree interessate dalle reti ferroviarie”.
Nissan scontata di oltre il 50% rispetto al fair value
Nissan Motor ha ceduto negli ultimi 12 mesi quasi il 27% della sua capitalizzazione di mercato e ora è scontata di oltre il 50% rispetto al fair value di 1.480 yen stimato dagli analisti (report aggiornato al 12 novembre 2019). “L’azienda paga i negativi dati intermedi, ma a nostro avviso il mercato ha reagito in modo scomposto ai numeri della casa giapponese. I ricavi consolidati e il volume di vendite sono diminuiti rispettivamente del 6,6% e del 6,4%, mentre il margine operativo è sceso all'1,3% dal 4,0% del secondo trimestre del 2018”, dice Richard Hilgert di Morningstar. “Nonostante questo, riteniamo che il titolo Nissan rappresenti una buona idea di investimento in ottica di lungo termine, considerate le nostre aspettative future in termini di flussi di cassa e rendimenti del capitale investito”.
La proprietà incrociata di Nissan con Renault rappresenta una rara storia di successo di alleanze internazionali nel settore automobilistico globale. Renault possiede il 43,4% di Nissan, mentre Nissan ha il 15% di Renault. Attraverso la partnership e la proprietà di Mitsubishi, il gruppo giapponese è in grado di sfruttare elevate economie di scala grazie agli accordi di condivisione dei costi con i suoi partner. Inoltre, è stata tra i primi a puntare sulla tecnologia dei motori elettrici per il mercato di massa, cosa che le dà un lieve vantaggio rispetto alla concorrenza, e gli analisti si aspettiamo che l’espansione della linea di prodotti e la penetrazione di nuovi mercati dovrebbe permetterle di migliorare i margini di profitto di questo segmento.
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