3 idee per un portafoglio Small-cap

Advanced Medical Solutions, K+S e Jyske Bank sono società a piccola capitalizzazione che hanno accusato perdite importanti in Borsa negli ultimi mesi. Ora sono scambiate a tassi di sconto elevati rispetto al fair value stimato dagli analisti di Morningstar.

Francesco Lavecchia 26/11/2019 | 12:22
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Advanced Medical Solutions ha ceduto l’11% in Borsa negli ultimi tre mesi (in euro al 22 novembre 2019) e ora è scambiata a un tasso di sconto superiore al 20% rispetto al fair value di 3,35 sterline (report aggiornato al 16 settembre 2019).

Crescita media dell'8% nei prossimi 5 anni
Il gruppo britannico è attivo nel settore healthcare e in particolare nel segmento delle apparecchiature mediche per la cura delle ferite. Questa tipologia di prodotti presenta switching cost molto bassi per i clienti (costi sostenuti per cambiare fornitore), ma AMS è riuscita a costruirsi una posizione di vantaggio competitivo grazie all’elevata qualità della sua offerta per i quali i clienti sono disposti a pagare mark-up generosi. “Nonostante la forte concorrenza, l’azienda continua a fare progressi nel conquistare quote di mercato grazie al lancio di nuovi prodotti nel segmento a più alto valore aggiunto e siamo fiduciosi che la recente acquisizione di Sealantis possa aiutarla ad ampliare il suo portafoglio e a renderla ancora più competitiva”, dice Debbie S. Wang analista azionaria di Morningstar. “Ci aspettiamo che i prodotti previsti nella pipeline dell’azienda per i prossimi anni riescano a colmare le lacune del portafoglio e a trainare la crescita del fatturato a un ritmo dell’8% da qui al 2023. I maggiori costi di vendita e del marketing, invece, freneranno l’espansione del margine operativo attorno al 30%”.

K+S scontata del 40% 
K+S ha perso oltre il 20% negli ultimi tre mesi (in euro al 22 novembre 2019) e ora è scambiata a un tasso di sconto di circa il 40% rispetto al fair value di 16,50 euro (report aggiornato al 14 novembre 2019).

L’azienda tedesca produce fertilizzanti e sale. Nel segmento agricoltura, dal quale genera gran parte degli utili, K+S non è riuscita a costruirsi una posizione di vantaggio per via degli alti costi di produzione. E anche nel segmento del solfuro di potassio, nel quale si posiziona meglio lunga la curva dei costi, non riesce a essere all’altezza dei maggiori player del settore. Il gruppo tedesco produce anche sale per sbrinamento, ma anche in questo business riesce a ricavare bassi margini di profitto. Il sale, infatti, è un bene a scarso valore aggiunto ed è penalizzato da un mercato chiuso a livello regionale a causa degli elevati costi di trasporto.

“K+S ha sofferto nel 2018 il negativo andamento del prezzo dei fertilizzanti e del sale, ma le nostre previsioni per il 2020 indicano un aumento della domanda del solfato di potassio che farà da traino alla risalita del prezzo e dunque a una crescita dei ricavi dell’1,3%. Mentre nei quattro anni successivi il progresso medio sarà del 3,3%”, dice Seth Goldstein di Morningstar.

Jyske pensa al taglio dei costi 
Jyske Bank è la terza banca più grande in Danimarca con una quota di mercato che supera il 10%. Dal 2014, in seguito all'acquisizione di BRFkredit, l’istituto di credito si è aperto anche al mercato dei mutui che ora rappresentano il 72% del portafoglio e il 30% dei ricavi complessivi.

“La banca ha l’obiettivo di aumentare la sua quota nel mercato dei prestiti, ma questo rischia di danneggiare i margini di profitto e Jyske presenta già un rapporto costi/ricavi elevato”, dice Derya Guzel di Morningstar. “A nostro avviso il titolo risente in Borsa della scarsa redditività del gruppo. Rispetto ai competitor la banca è in evidente ritardo, ma questo la mette in un canale obbligato verso il miglioramento dell’efficienza operativa. Cosa che alimenta le nostre aspettative di maggiore profittabilità nei prossimi anni. Inoltre, Juske ha recentemente assunto un Chief Technology Officer, segnale che l’azienda ha intenzione di accelerare il processo di trasformazione digitale. Le nostre previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media dei ricavi attorno al 3% che però non sarà sufficiente a evitare una contrazione del margine operativo dal 36% del 2018 al 32% del 2023. Sulla base di queste ipotesi la stima del fair value è pari a 280 corone danesi e vale al titolo un rating di 4 stelle” (report aggiornato al 5 novembre 2019).

 

 

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Advanced Medical Solutions Group PLC204,94 GBX0,22
Jyske Bank A/S486,40 DKK-1,74
K+S AG11,34 EUR0,76

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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