Tecnologia e commercio vanno sempre più a braccetto. Tanto, dicono analisti e gestori, che il segmento dell’e-commerce, nei prossimi anni, sarà uno di quelli da seguire più da vicino in Borsa. A parlare di trend in crescita per gli acquisti online sono i numeri. Secondo i dati della società di analisi Statistica, le vendite al retail nel segmento e-commerce nel 2019 dovrebbero ammontare a oltre 3.500 miliardi di dollari, una cifra che potrebbe salire a 6.500 miliardi nel 2022.
Negli Stati Uniti, i dati del US Census Bureau dicono che questa modalità di acquisto è aumentata a doppia cifra praticamente in ogni quadrimestre a partire dal 1999 (quando è iniziata la rilevazione).
In Europa il quadro è più composito. Le vendite online in UK, secondo uno studio di JP Morgan, dovrebbero registrare una crescita del 9% fino al 2021. In Germania il progresso atteso è del 7,3%.
Ma c’è chi può fare meglio:
-La Repubblica ceca potrebbe vedere un +16%.
-L’Italia dovrebbe registrare +14%.
-La Spagna potrebbe portare a casa un +13,5%
Il trend non risparmia i paesi emergenti. Secondo un report di International Brand Equity Forum, il mercato indiano dell’e-commerce dovrebbe passare dai 38,5 miliardi di dollari del 2017 a 200 miliardi nel 2026. In Cina nel 2018, 600 milioni di cinesi hanno effettuato acquisti online. Nel sudest asiatico il fatturato da e-commerce è previsto in crescita a 200miliardi (+20%) nel 2025.
“In un’epoca in cui i rendimenti azionari sono frenati solo perché il mercato rialzista dura da troppo tempo, l’e-commerce offre un interessante possibilità di rialzo sia nei mercati quotati che nel private equity”, spiega Stephen Macklow-Smith, Portfolio Manager, European Equity Group di JP Morgan Asset Management. “La diffusione dell’e-commerce è molto più alta di quella indicata dai dati ufficiali. Probabilmente stimola la produttività, ma questo potrebbe non essere chiaramente visibile fino al prossimo ciclo economico, quando la disponibilità a investire potrebbe essere di gran lunga maggiore che non nella parte terminale di un ciclo. L’e-commerce può anche introdurre notevole efficienza nelle filiere interne delle imprese, riducendo a sua volta l’intensità di capitale e incrementando i margini nel più lungo termine.
I trend in Borsa
Dal punto di vista borsistico, è difficile capire quali società sono pronte per sbarcare in Borsa per diventarne i nuovi campioni. Non si contano le aziende più innovative che, quest’anno, sarebbero dovute andare sul mercato e hanno cambiato idea per motivi legati alle valutazioni, a problemi di bilancio o alle mutate condizioni di macroeconomiche. Più in generale, nel primo semestre di quest’anno il numero dei debutti, a livello mondiale, è sceso del 28% rispetto allo stesso periodo del 2018 (dati EY Ipo Global Trend).
Più semplice è individuare delle tendenze che potrebbero interessare il mondo dell’e-commerce. Una è il massiccio sbarco su Internet delle aziende che solitamente operano in maniera tradizionale (Brick and mortar, nella definizione degli analisti. Letteralmente: mattoni e malta). “Secondo noi il retail fisico e quello digitale stanno diventano sempre più interconnessi”, spiega Dan Rohr, Director della global equity research di Morningstar. “Questo porterà dei cambiamenti: ad esempio la crescita delle pubblicità su Internet rispetto a quella tradizionale. In generale, la confluenza fra società di e-commerce e aziende tradizionali, creerà delle opportunità nell’intero universo dei beni di consumo”. Nel comparto lusso, ad esempio, le vendite online entro il 2025 rappresenteranno il 25% del mercato globale.
Cibo, stoccaggio e logistica
Un segmento da tenere in considerazione è quello delle vendite online di cibi e bevande. Secondo uno studio di eMarketer il comparto negli Stati Uniti, complice una maggiore attenzione all’alimentazione, vedrà una crescita del 17% entro il 2023 rispetto ai 20 miliardi del 2019.
Vendite di cibo e bevande online 2019-2023
Queste proiezioni di crescita hanno fatto venire l’appetito anche al settore real estate, partendo dall’assunto che il cibo, prima di essere consegnato, dovrà comunque essere tenuto al fresco. Secondo la società di analisi Real Capital-k Market, nei primi tre quarter di quest’anno, negli Stati Uniti gli investitori hanno comprato magazzini refrigerati per quasi 2 miliardi di valore, una cifra in crescita rispetto agli 1,7 miliardi di tutto il 2018.
Il trend è globale. Lineage, la più grande società in questo campo, ha da poco annunciato l’acquisto, per 900 milioni, di Emergent Cold, nel tentativo di espandersi in Asia. A inizio anno ha comprato, per più di 1 miliardo, la concorrente, Preferred Freezer Services.
Un altro segmento che può essere favorevolmente influenzato dalla crescita dell’e-commerce, è quello della logistica. Secondo i dati di Trasport Intelligence, le dimensioni di questo mercato, a livello globale, passeranno dagli oltre 207 miliardi di dollari del 2017 a più di 427 miliardi nel 2023.
Crescita mercato logistica
Una evoluzione, in questo senso, sta nel maggior uso di intelligenza artificiale, robot e automazione. L'adozione della robotica, per esempio, ha permesso ad Amazon di aumentare la sua capacità di consegna in modo importante e quindi di migliorare il suo servizio Prime. “L’acquisizione di Kiva Systems, ora chiamata Amazon Robotics, per 775 milioni di dollari da parte del gruppo di Bezos nel 2012 potrebbe rivelarsi uno dei migliori affari fatti da Amazon finora”, spiega Aude Martin, Etf Investment Specialist di Legal & General Investment Management (LGIM). “In termini finanziari, il mercato globale della robotica da magazzino è stato valutato, nel 2017, intorno a 2,6 miliardi di dollari con un potenziale tasso di crescita annuo composto del 13,3% fino al 2026. Riteniamo che le opportunità di investimento nel settore della logistica possano trovarsi nelle società che operano come provider di servizi logistici e in quelle che forniscono la tecnologia da applicare al settore. Nel primo gruppo, rientrano le company che si occupano di tre diversi ambiti: il processo di ricezione, imballaggio e spedizione degli ordini; il cosiddetto last mile delivery (la consegna al cliente) e le attività di magazzino. Nel secondo gruppo, possiamo invece trovare tutte quelle società che forniscono soluzioni tecnologiche per la logistica”.
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