Un coronavirus originato in Cina si sta espandendo velocemente, con oltre 900 casi riportati a livello mondiale e almeno 26 morti (al 24 gennaio 2020). La maggior parte dei casi si sono registrati in Cina, ma sono stati segnalati focolai a Hong Kong, Macau, Thailandia, Taiwan, Vietnam, Corea del Sud, Singapore, Giappone e Usa. Alla luce di questa situazione sono stati imposti dei divieti agli spostamenti e quarantene in alcune città. Attualmente in Cina 30 milioni di persone hanno a che fare con limitazioni ai viaggi.
Viaggi e turismo a rischio
Fra le società che copriamo con la nostra ricerca, quelle di viaggi e turismo potrebbero essere colpite di più. Fra queste le aerolinee e gli aeroporti, i casinò e i resort.
Per misurare gli effetti di questo contagio sulle società che copriamo, lo abbiamo comparato con lo scoppio della SARS (un coronavirus simile esploso in Cina nel 2003. Poiché quella malattia non avuto grandi effetti finanziari sulle società che seguivamo all’epoca, crediamo che questa malattia ponga soltanto rischi di breve termine.
Trip.com, Melco Resorts, MGM China, e Wynn Macau sono sottovalutate e potrebbero essere un’opportunità per gli investitori.
Il coronavirus attuale sembra essere meno mortale rispetto al SARS. Tuttavia, non si può escludere il rischio di una mutazione. Il governo cinese ha preso delle contromisure per combattere il virus in anticipo rispetto al 2003, ma gli spostamenti in Cina, rispetto al 2003, sono aumentati.
Il confronto con la SARS
Riguardando quelli che sono stati gli effetti della SARS sull’industria dei viaggi, pensiamo che questo coronavirus potrebbe portare a un forte, anche se breve, shock alla domanda di viaggi aerei nei prossimi mesi. Le rotte da e per Wuhan, dove il virus ha avuto origine, saranno quelle più colpite. Fra le compagnie aeree più grandi China Southern Airlines è la più a rischio, seguita da China Eastern e Air China. Il mercato di Wuhan rappresenta solo una piccola parte del business di China Southern, tuttavia, il timore che il virus possa aver toccato altre regioni peggiorerà la situazione.
Durante la SARS il numero di biglietti aerei venduti attraverso Trip.com è sceso del 36% nel secondo trimestre del 2003 e le revenue sono calate del 42%. Le perdite operative sono state di 855mila yuan ma la società è tornata a vedere profitti operativi per 27 milioni di yuan nel terzo trimestre grazie a una ripresa della domanda.
Le prenotazioni alberghiere sono scese del 43% nel secondo trimestre del 2003, ma hanno avuto una ripresa improvvisa nei tre mesi successivi. In una situazione del genere nel secondo trimestre Trip.com è riuscita ad arrivate a un utile netto positivo anche grazie ai sussidi dati dal governo alle società che avevano subito conseguenze a causa della SARS.
Se l’attuale coronavirus dovesse diventare pericoloso come la SARS, ci aspettiamo che i profitti operativi scendano in maniera importante in un trimestre per poi riprendersi quando la situazione sarà sotto controllo. La situazione, comunque, sarà differente rispetto al 2003 perché Trip.com è una società matura e il rimbalzo potrebbe essere minore.
Durante la SARS, SJM Holding era il maggior operatore di casinò a Macau. All’epoca non era quotato, ma ha comunicato al mercato che il numero degli scommettitori era sceso del 30%. Secondo DICJ, i ricavi di SJM sono cresciuti del 68% rispetto all’anno precedente nel 2003. I guadagni trimestrali del settore gaming non sono disponibili al pubblico, ma il risultato annuale mostra che gli effetti della SARS sono stati di breve termine. Quello che è cambiato oggi è il fatto che il settore dei casinò è più maturo per cui ogni recupero dovrebbe essere minore in termini percentuali.
Per quanto riguarda Melco Resorts, la società ha comunicato che il 38% dei suoi utili lordi nel terzo trimestre del 2019 è stato generato dalle operazioni nelle Filippine, per cui dovrebbe essere più al sicuro rispetto ai concorrenti di Macao.
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