Il Portafoglio Dividend Select di Morningstar ha superato se stesso. La strategia che mira a realizzare un ritorno medio del 10% nell’arco di un ciclo economico grazie a un contributo tra il 3% e il 5% della componente yield è andata ben oltre il suo obiettivo nel 2019 guadagnando il 21,1% grazie al +16,6% in termini di apprezzamento del capitale e un +4,5% prodotto dalla componente dividendo (in aumento dell’8,4% rispetto all’anno precedente).
I migliori del portafoglio
I titoli che hanno maggiormente contribuito al risultato della strategia sono stati Southern, Enbridge e Procter & Gamble (PG), aggiungendo rispettivamente l’1,7%, l’1,6% e l’1,4% al risultato del portafoglio. La prima, che ha registrato nel corso del 2019 un rialzo del 45%, ha fatto incassare un dividendo di quasi 1.000 dollari. Più bassa la performance di Enbridge (+28%), che però è riuscita a compensare grazie a uno yield del 6,2%. Mentre PG ha chiuso il 2019 a +35,9%. Relativamente al rendimento prodotto dalla cedola, invece, i titoli del segmento energetico midstream Magellan Midstream Partners ed Enterprise Products Partners sono stati quelli che hanno dato il contribuito maggiore grazie a un dividend yield rispettivamente del 6,57% e del 6,85%.
Il delisting di BT Group pesa sul rendimento
In un anno molto positivo come il 2019, solo tre azioni in portafoglio hanno registrato rendimenti negativi. Le peggiori sono state Pfizer (-10,2%), che però è riuscita a compensare grazie a un dividend yield di poco inferiore al 4%, e Plains GP Holdings (in calo 5,7%). Molto basso anche l’apporto di Altria Group ed ExxonMobil. Mentre il -1% registrato in portafoglio dall’esposizione a BT Group è la conseguenza della decisione del gruppo britannico di rimuovere dai listini di New York il titolo ADR (American Depositary Receipt). I detentori di queste azioni hanno avuto la possibilità di ottenere in cambio shares della società quotate sul London Stock Exchange, ma la strategia Dividend Select può investire solo in titoli scambiati sui listini Usa e la necessità di dover vendere la propria posizione ha prodotto un’elevata perdita in conto capitale.
Nel corso dell’anno gli analisti di Morningstar hanno movimentato molto poco il portafoglio. Nella lista delle holding sono usciti AmeriGas Partners, BT Group e Realty Income e sono entrati Plains GP Holdings e Spirit Realty Capital.
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