Olimpiadi prima ed elezioni poi. Gli elementi perché i radar siano puntanti sul Giappone nel breve e nel lungo termine, dicono gli operatori, sembrano non mancare.
Nel frattempo, però, il listino di Tokyo zoppica. L’indice Morningstar Japan in un mese (fino al 4 febbraio e calcolato in euro), complice anche il timore per l’epidemia di coronavirus che sta facendo preoccupare gli operatori mondiali, ha perso il 2,37% (-2,7% in yen), portando a -1,26% la performance da inizio anno.
Andamenti che ne fanno un mercato sottovalutato rispetto al paniere globale, così come accaduto nel 2019 quando il benchmark nipponico ha guadagnato il 21%, mentre quello mondiale ha segnato +28,6%.
Indici Morningstar Japan e Global market a confronto
Dati in euro aggiornati al 4 febbraio 2020
Fonte: Morningstar Direct
Nella tabella in basso sono elencati gli andamenti delle due categorie in cui sono suddivisi i fondi che investono nell’azionario giapponese.
Andamento delle categorie Morningstar Japan
Olimpiadi ed elezioni
Gli elementi per tenere i fari accesi sul Giappone, secondo gli operatori, sono sostanzialmente due. “Le Olimpiadi di Tokyo del 2020 potrebbero contribuire a sostenere la domanda nel breve termine”, spiega Christophe Braun, Investment Director di Capital Group. “Nel lungo periodo, tuttavia, saranno fattori come gli sforzi rivolti alle riforme strutturali ad avere un ruolo maggiore nel rimodellare il futuro del paese”.
E proprio la politica sembra essere uno dei temi dominanti che potrebbe far riscoprire il paese asiatico nel lungo periodo, anche nell’ottica delle elezioni del 2021 che diranno se Shinzo Abe resterà alla guida del paese. Il premier ci conta, anche perché ha già ottenuto il sostegno di una parte del partito liberaldemocratico per la rielezione (sarebbe la quarta).
“Non si può negare che il mandato di Abe sia stato un successo a livello politico. È il primo ministro rimasto in carica più a lungo nella storia del Giappone e ha mantenuto un livello di popolarità che nessuno dei suoi più recenti predecessori è riuscito ad ottenere”, spiega Ken Maeda, Head of Japanese equities di Schroders. “Quest’aspetto è importante perché, una volta passate le Olimpiadi di Tokyo il prossimo agosto, la fine del mandato di Abe nel 2021 sarà nell’orizzonte visivo per la maggior parte degli investitori”.
Il programma di Abe
Per quanto riguarda il 2020, non è ancora chiaro cosa il primo ministro cercherà di ottenere finché rimarrà in carica. “È risaputo che tra le sue ambizioni personali c’è la riforma della Costituzione giapponese, ma non vi sono segnali finora del fatto che stia raccogliendo il consenso necessario a tale scopo”, spiega Maeda. “In qualità di investitori azionari, preferiremmo che i suoi sforzi si concentrassero sulle più urgenti riforme economiche: qualunque altra iniziativa sarebbe una distrazione. Le decisioni economiche nel breve termine si concentreranno sull’ampiezza dello stimolo fiscale aggiuntivo, man mano che nei prossimi mesi si chiarirà l’impatto dell’aumento della tassa sul consumo avvenuto il primo ottobre 2019”.
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