Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti. Sono Valerio Baselli e oggi mi trovo in compagnia di Gianmaria Fragassi, responsabile relazioni istituzionali di Itinerari Previdenziali. Buongiorno e grazie.
Gianmaria Fragassi: Buongiorno, grazie a voi.
Baselli: Recentemente Cassa Depositi e Prestiti, Assofondipensione, Fondo italiano d’investimento SGR e altri quaranta fondi pensione italiani hanno presentato il Progetto economia reale. Un’iniziativa che dà a diversi fondi pensione, appunto, la possibilità di investire nell’economia reale italiana, offrendo quindi una fonte di finanziamento alternativa alle Pmi italiane. Come giudicate questo progetto?
Fragassi: Lo giudichiamo in maniera assolutamente positiva. Già il fatto che se ne parli, che si organizzino dei tavoli di lavoro tra organizzazioni così importanti è molto positivo per il sistema produttivo italiano. Sappiamo del rallentamento del finanziamento attraverso il canale bancario per tutto il mondo delle Pmi, che rappresentano il 90% della produzione italiana, quindi il problema c’è.
I fondi pensione italiani hanno dei grossi patrimoni che tra l’altro ogni anno accrescono grazie ai contributi e alle performance di mercato. Manca uno strumento che accompagni questo tipo d’investimenti e che convogli il patrimonio dei fondi pensione italiani nell’economia reale.
Baselli: Quali sono le condizioni necessarie per far sì che questa iniziativa funzioni?
Fragassi: Teniamo presente che in Italia ci sono molti fondi pensione di piccole dimensioni, sia in termini di patrimonio sia in termini di struttura. L’investimento nell’economia reale prevedere investimenti in private asset, cioè uno strumento d’investimento un po’ più complicato da analizzare, da gestire e da seguire, che quindi necessita una struttura di governance un po’ più complessa. L’aggregazione è assolutamente il futuro, l’unica strada possibile per far sì che si crei una massa critica adatta.
Baselli: Grazie a Gianmaria Fragassi.
Fragrassi: Grazie a voi.
Baselli: Per Morningstar, Valerio Baselli, grazie per l’attenzione.
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