Gilead Sciences, società del settore biotech famosa per i suoi farmaci oncologici e per il trattamento dell’HIV e dell’epatite, è scambiata a un tasso di sconto di circa il 20% rispetto alla stima fair value pari a 84 dollari (report aggiornato al 21 febbraio) . “Le previsioni di crescita dell’azienda sono molto buone: il segmento HIV beneficerà delle vendite di un nuovo farmaco. Inoltre, nonostante la sua pipeline sia meno ricca di altri competitor, ha prospettive molto interessanti anche grazie alle previsioni legate al lancio di un prodotto per la cura dell’artrite”, dice Karen Andersen, analista di Morningstar.
Flussi di cassa solidi per finanziare cedola e M&A
“Relativamente alla cedola, Gilead dovrebbe essere in grado di generare flussi di cassa annui di circa 8 miliardi di dollari da qui al 2024 che ci aspettiamo vengano impiegati per finanziare la cedola e le acquisizioni di cui hanno bisogno per alimentare la crescita. Dal 2015 circa l’azienda ha sempre aumentato il dividendo. Nell’ultimo anno l’incremento è stato dell’8% e il management sembra intenzionato a proseguire con questa politica, compatibilmente con la dimensione delle M&A”.
Intel scontata del 12%
Intel ha un economic moat ampio ed è scontata del 12% rispetto al fair value di 80 dollari (report aggiornato al 29 gennaio 2020). Il giudizio sulla sua posizione finanziaria è positivo: è in grado di generare elevati flussi di cassa in maniera consistente nel tempo e gode di una buona solidità patrimoniale nonostante le acquisizioni di Altera e Mobileye abbiano fatto lievitare il debito netto a 16 miliardi di dollari.
“Ci aspettiamo nel breve termine una concorrenza più forte da parte di AMD, ma non crediamo che questo produrrà danni significativi alla capacità di Intel di produrre liquidità. La flessione nel business dei PC sarà compensata dalle vendite nel cloud e dalla crescita del segmento dell’intelligenza artificiale”, dice Abhinav Davuluri, analista di Morningstar. “Relativamente al dividendo, negli ultimi cinque anni Intel ha aumentato in media la cedola del 7% e ci aspettiamo che nel prossimo lustro la sua crescita si attesti attorno al 5% in base alle nostre aspettative su fatturato e utili per azione”.
Payout in crescita
Citigroup ha un dividend yield inferiore alla media dei titoli bancari americani coperti dall’analisi Morningstar, circa il 2,6%, ma ha ampi margini di crescita della cedola per effetto di un payout ratio del 25%. “Ci aspettiamo che l’istituto di credito possa progressivamente alzare la quota di utili distribuiti agli azionisti almeno fino al 30%. Questo, unito a una crescita del 5-10% dell’utile per azione attesa nei prossimi anni, dovrebbe garantire spazi di manovra più ampi per alzare la cedola nel tempo”, dice Eric Compton di Morningstar.
“Relativamente alla sostenibilità del dividendo, il basso payout non è un problema. Citi potrebbe facilmente frenare il suo piano di buyback per compensare una eventuale contrazione degli utili e mantenere invariato il dividendo. Il titolo al momento è scontato del 10% rispetto al fair value di 80 dollari” (report aggiornato al 29 gennaio).
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.