Gli analisti hanno tagliato il fair value di ABB da 25 a 21 franchi svizzeri in seguito alla valutazione dell’impatto del COVID-19 sui conti del gruppo industriale elvetico, ma il titolo continua a essere scambiato a un tasso di sconto di oltre il 15% (report aggiornato al 19 marzo 2020).
ABB, restano invariate le stime di lungo periodo
“La revisione del valore dell’azienda è conseguenza della riduzione delle stime di breve termine del fatturato, ma siamo convinti che ABB abbia un eccellente portafoglio di prodotti per l'automazione industriale e una posizione di leader nella robotica. Inoltre, la pandemia potrebbe giocare a favore dell’azienda in quanto ha dimostrato i vantaggi dei software per la gestione degli impianti da remoto e dell’automazione”, dice Denise Molina analista azionaria di Morningstar.
“Le nostre stime indicano ora un calo dei ricavi del 5% nel 2020, una crescita del 9% nel 2021 e una contrazione del margine EBIT di 210 punti base nel 2020”. ABB è la seconda azienda al mondo nella robotica e la numero uno in Cina. Questo segmento genera da solo il 9% del suo giro d’affari e, insieme a quello dell’industria dell’automazione, rappresenta il 60% circa del fatturato. Gli analisti di Morningstar riconoscono ad ABB un Economic Moat elevato per via del forte potere contrattuale che l’azienda riesce a esercitare sui clienti. In tutti i segmenti in cui è attivo, infatti, il gruppo svizzero offre prodotti fortemente integrati con i processi produttivi delle aziende cliente e questo le permette di ricavare mark-up elevati sui prezzi di vendita.
Schneider Electric torna ad essere scambiata a sconto
Dall’inizio della pandemia il titolo Schneider Electric ha ceduto circa il 20% della sua capitalizzazione e ora è tornato a essere scambiato a sconto rispetto al fair value dopo che i guadagni registrati nel 2019 (+60%) avevano fatto salire il rapporto P/FV a 1,12.
“Abbiamo ridotto la nostra valutazione sul titolo della società francese da 100 a 90 euro per tenere conto degli effetti di breve termine della pandemia sul fatturato del gruppo, ma siamo convinti che l'azienda abbia un eccellente portafoglio di prodotti per la gestione industriale e l'automazione e una forte posizione di vantaggio competitivo. Le nostre previsioni indicano ora una crescita dell’1% e del 3% rispettivamente nel 2020 e nel 2021 (in precedenza era pari al 5% e al 2,6%), mentre nel medio termine confermiamo un progresso delle vendite del 4%”, dice Molina (report aggiornato al 19 marzo 2020).
Schneider Electric gode di una posizione di vantaggio competitivo all’interno del settore per effetto degli elevati costi di switch a carico dei suoi clienti. L’azienda francese si occupa della distribuzione di energia elettrica e offre alle imprese (attive nel settore industriale, real estate, infrastrutture, utility) soluzioni per la sicurezza, per il miglioramento dell’efficienza energetica e anche servizi per l’automatizzazione del controllo dei consumi. Le aziende che cercano di diventare più produttive ed efficienti spesso cercano di eliminare i processi manuali e questo gioca a favore di Schneider Electric. Inoltre, il legame tra fornitore e cliente, in questo caso, è molto stretto e cambiare fornitore dopo l'implementazione iniziale diventa costoso. L’azienda francese, quindi, può fare affidamento su contratti di lunga durata e questo le garantisce un maggior potere contrattuale e margini di profitto più elevati.
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