+30 miliardi contro -148 miliardi di euro. E’ questa la differenza tra i flussi netti (positivi) dei fondi sostenibili europei contro quelli negativi dell’industria del risparmio gestito nel primo trimestre. A dirlo è l’ultimo report di Morningstar che ha censito 2.528 fondi comuni di investimento ed Etf (Exchange traded fund) domiciliati nel Vecchio continente che utilizzano i criteri ESG come parte fondamentale del loro processo di selezione dei titoli e/o indicano che perseguono temi sostenibili e/o cercano un impatto positivo misurabile accanto al ritorno finanziario.
Flussi netti trimestrali nei fondi sostenibili europei (mld euro)
Solo marzo con il segno meno
I primi due mesi del 2020 sono stati particolarmente positivi per i fondi sostenibili in termini di raccolta: +14 miliardi di euro a gennaio e +18,5 miliardi a febbraio. A marzo non sono passati indenni dall’ondata di riscatti scatenata dall’epidemia di Coronavirus, ma hanno limitato i deflussi: -3,3 miliardi di euro contro i -245,5 miliardi dei fondi tradizionali. I comparti obbligazionari sono quelli che hanno sofferto di più, seguiti dagli azionari, in linea con quanto accaduto a livello generale. Con riferimento alle strategie, i riscatti hanno colpito più quelle passive delle attive: -69% le prime in termini di raccolta, -26% le seconde.
Il patrimonio si allontana dal record
Il calo dei mercati finanziari ha contribuito alla riduzione del patrimonio dei fondi sostenibili, passato dal livello record di 694 miliardi alla fine del 2019 a 621 miliardi di euro al 31 marzo 2020. In percentuale la discesa è stata del 10,6%, contro un calo del 16,2% degli asset dell'universo totale dei fondi europei.
Attenzione al cambiamento climatico
"I flussi positivi nel primo trimestre 2020 dimostrano la resilienza degli investimenti ESG (basati su fattori ambientali, sociali e di governance, Ndr)”, commenta Hortense Bioy, direttore delle Strategie passive e della ricerca sulla sostenibilità di Morningstar in Europa. “Gli investitori in fondi sostenibili sono in genere guidati dai loro valori, hanno un orizzonte di lungo termine e sembrano essere più disposti superare i periodi di cattive performance".
In effetti, se guardiamo ai fondi che hanno raccolto di più emerge un interesse degli investitori soprattutto per le questioni climatiche. Cinque dei primi dieci strumenti sostenibili per flussi netti nel primo trimestre sono di questo tipo, come mostra la tabella qui sotto. “Ci aspettiamo che il trend continui”, dice Bioy. “Un impulso verrà anche dal Piano di azione dell’Unione europea per la finanza sostenibile”.
Primi dieci fondi sostenibili per flussi netti nel primo trimestre 2020 in Europa
Tra le società di gestione, la prima per flussi netti nel periodo considerato è BlackRock (+4,9 miliardi), seguita da UBS e BNP Paribas.
Prime dieci società di gestione per flussi netti nei fondi sostenibili nel primo trimestre in Europa
I debutti continuano
Il segmento dei fondi sostenibili ha provato a sfidare i venti contrari che soffiano sui mercati a causa del Coronavirus anche con il lancio di nuovi prodotti. Nel primo trimestre sono stati 72 (120 nel periodo ottobre-dicembre 2019), di cui una dozzina sul tema del cambiamento climatico. Intanto è continuata la riproposizione di comparti esistenti in ottica sostenibile. Morningstar ne ha contati una ventina tra gennaio e marzo 2020.
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