L’interesse degli investitori sulle tematiche ambientali, sociali e di governance sembra essere più forte dei timori del Coronavirus. Morningstar ha stimato flussi netti globali positivi (+45,6 miliardi di dollari) nei fondi sostenibili a livello globale nel primo trimestre 2020, contro riscatti netti per 384,7 miliardi dagli strumenti tradizionali. L’Europa si conferma la regione più sensibile sui temi ESG e ha catturato il 72,5% del totale della raccolta. Seguono gli Stati Uniti con il 23%.
L’analisi riguarda 3.297 fondi comuni ed Exchange traded fund nel mondo che utilizzano i criteri ESG come parte fondamentale del loro processo di selezione dei titoli e/o indicano che perseguono temi sostenibili e/o cercano un impatto positivo misurabile accanto al ritorno finanziario.
Flussi netti verso i fondi sostenibili per regione nel primo trimestre 2020
Il calo delle Borse colpisce il patrimonio
Lo shock dei mercati ha avuto effetti negativi sugli asset in gestione, che sono scesi del 12% a 841 miliardi di dollari a fine marzo 2020, ma è comunque un declino inferiore al patrimonio dei fondi tradizionali (-18%). L’Europa ancora una volta domina con l’80% del totale.
I migliori dati dei fondi sostenibili, dicono i ricercatori di Morningstar, trovano una spiegazione nella tipologia di investitori che li sottoscrivono, spesso guidati da valori e con un orizzonte di lungo termine che li predispone meglio a superare i periodi di crisi.
Patrimonio gestito dei fondi sostenibili per regione nel primo trimestre 2020
L'offerta si espande
Nel corso del primo trimestre, sono proseguiti i lanci di nuovi fondi (+102). Erano stati 85 nello stesso periodo del 2019. Sul fronte dell’offerta, si registra un aumento dell’interesse anche fuori dai due mercati principali, ossia l’Europa e gli Stati Uniti.
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