L’America corre e le occasioni in Borsa diminuiscono. L’indice Morningstra US Market in un mese (fino al 2 giugno e calcolato in euro) ha guadagnato l’8,2% portando a -3,8% la performance da inizio anno.
Indici Morningstar US Market e Russell 1000 a confronto da inizio anno
Dati in euro aggiornati al 2 giugno 2020
Fonte: Morningstar Direct
In questo scenario, guardando alle categorie Morningstar in cui sono raccolti i fondi che investono nell’azionario Usa, si nota la migliore performance (nelle ultime quattro settimane) di quelli dedicati all’equity small e mid cap.
Categorie Morningstar US equity (dalla migliore alla peggiore nell’ultimo mese)
In pratica si tratta di quei segmenti che più hanno da guadagnare dalle prospettive legate alle dinamiche economiche domestiche e che meno dipendono dall’andamento del resto del mondo.
Frenata limitata nel lungo periodo
“Le nostre ricerche dicono che non stiamo attraversando nessuno dei problemi che hanno portato a una contrazione di lungo periodo nelle precedenti recessioni (errori politici o crisi bancarie)”, spiega Dave Sekera, Managing director di DBRS Morningstar in un report dell’1 giugno 2020. “Nella situazione attuale, per quanto riguarda la politica monetaria, la Federal Reserve ha agito velocemente e in maniera decisa portando avanti un mix composto da misure tradizionali e altre meno ortodosse e alcune nuove iniziative (ad esempio l’acquisto di Treasury e mortgage based securities e l’apertura di credito a piccole e medie aziende attraverso nuovi programmi di prestito). Sul fronte della politica fiscale, il governo ha lanciato forti piani di stimolo (ad esempio per qanto riguarda prestiti agli studenti o i mutui per la casa) disegnati per alleggerire i pesanti impatti economici derivanti dalla chiusura delle attività”.
Resta il fatto che la congiuntura americana e gli investitori dovranno fare i conti con una situazione di debolezza anche se, nel lungo periodo, potrebbe essere meno severa di quanto inizialmente pensato.
“E’ vero che di recente abbiamo abbassato le nostre previsioni per il Pil Usa del 2020 portandolo da una contrazione del 2,9% al 3,9%, anche a causa di una attività economica nel primo semestre dell’anno più debole di quanto inizialmente previsto”, dice Sekera. “Analisi più recenti ci hanno portato a confermare la nostra idea che, nel lungo periodo, gli effetti del Coronavirus saranno minimi sulla crescita americana. Nel lungo termine ci aspettiamo una riduzione del Pil dell’1%”.
Dal punto di vista degli investitori in Borsa, questo si traduce in un calo del 2% del fair value del mercato azionario a stelle e strisce.
Concentrarsi sulle valutazioni
“Guardando al rally di Wall Street dopo i minimi di marzo, pensiamo che l’azionario sia un asset di investimento trattato vicino al suo fair value”, dice Sekera.
Questo non significa che non ci siano delle sacche di opportunità. Nella tabella in basso sono elencati i diversi settori dell’azionario Usa con il fair value degli analisti di Morningstar al 20 maggio 2020.
“Guardando al futuro, gli investitori dovranno essere concentrati e muoversi su quelle azioni e quei settori che resteranno sottovalutati e non limitarsi ad aumentare la loro asset allocation nell’azionario in generale”, dice Sekera.
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