Growth ancora vittoriosi sui Value. La tendenza in atto negli ultimi anni non è stata invertita neanche nel mese di maggio, nel quale il segmento dei titoli con alta propensione alla crescita degli utili ha guadagnato il 7,6% (in euro) sovraperformando quello orientato al Valore che ha fermato la sua corsa a +3,1%.
Figura 1: Large cap vs Small cap
A trainare i rialzi dei Growth è stata la buona performance del settore beni di consumo ciclici e, in particolare, di alcune stock nell’industria del lusso, come LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton SE ed Hermes International che hanno guadagnato rispettivamente il 6,4% e il 12%, e di alcuni titoli tecnologici di peso come ASML Holding NV che sono saliti dell'8,2%. Tuttavia, il gap più significativo tra i due stili di investimento si è registrato nel segmento Mid cap, dove i titoli Growth sono cresciuti del 9,4% contro il +2,1% realizzato dai Value.
Figura 2: Morningstar Europe Barometer
Il settore tecnologico è stato quello che a maggio ha fatto segnare i guadagni maggiori (+9%), mentre gli energetici (+0,0%) e i titoli del comparto beni di consumo difensivi (+1,3%) sono stati quelli che hanno beneficiato di meno della ripresa dei mercati azionari europei.
Figura 3: Le performance dei settori
Relativamente alle valutazioni di mercato, la situazione è rimasta pressocché stabile rispetto agli ultimi mesi, con una forte differenza tra lo stile Large Value, che al momento è scontato mediamente del 20%, e quello Large Growth, che invece è scambiato a un rapporto Prezzo/Fair value medio di 1,19. Tra i settori, invece, gran parte di loro viaggia attorno al fair value. Il comparto tecnologia è quello che presenta le valutazioni più elevate (P/FV di 1,17), mentre i titoli energetici e finanziari sono quelli più convenienti con un rapporto Prezzo/Fair value rispettivamente pari 0,61 e a 0,74.
Figura 4: Le valutazioni di mercato
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