Sul mercato obbligazionario sta tornando l’appetito per gli asset più rischiosi. L’indicazione arriva dando uno sguardo a come si sono comportate nell’utimo mese (fino al 9 giugno e calcolate in euro) le diverse categorie Morningstar dedicate ai global bond. Al primo posto si piazza il segmento riservato al debito dei mercati emergenti seguito, a breve distanza, da quello specializzato su chi guarda agli high yield (vedi tabella sotto).
Letta sotto un altro punto di vista, sono i due comparti del reddito fisso che, da inizio anno e considerando i mesi più pesanti caratterizzati dall’emergenza Coronavirus, hanno sofferto di più (vedi tabella sotto)
Andamento categorie Morningstar Global bond
Il fatto che questi segmenti si stiano riprendendo non significa che non debbano essere trattati con la prudenza che richiedono due asset solitamente considerati pericolosi. “I bond emessi dai mercati emergenti presentano grandi rischi e per questo danno rendimenti più alti, ad esempio, rispetto ai Treasury”, spiega Neal Kosciulek, Manager research analyst di Morningstar Research Services.
Questo premio è legato al fatto che esiste la possibilita che le nazioni emittenti a un dato momento non siano più in grado di far fronte ai loro obblighi. “Queste economie solitamente sono poco diversificate dal punto di vista industriale, dipendono da settori pericolosi e sono molto più dipendenti di altre ai cambiamenti di umore del ciclo economico”, dice Kosciulek. “Per questo motivo uno shock in un particolare segmento da cui queste nazioni dipendono, come ad esempio il petrolio, o un inciampo nell’andamento economico globale potrebbero avere un impatto negativo sulle performance dei bond dei paesi emerging”.
Più certezze per gli high yield
Qualche garanzia in più sembrano offrirla gli high yield, anche grazie all’intervento delle grandi istituzioni finanziarie. Negli Stati Uniti, ad esempio, per dare supporto al mercato, la Federal Reserve ha annunciato un piano per acquistare ETF su bond sia investment grade che high yield. “Questa mossa ha dato una spinta ai prezzi e ha fatto correre un po’ tutto il segmento corporate anche se la parte più speculativa deve fare ancora un po’ di strada per recupare le perdite”, spiega Garrett Heine, Manager research analyst di Morningstar. “Anche se investire in questo tipo di fondi ha generato un po’ di dolore agli investitori, bisogna ricordarsi che in periodi incerti come questi di solito si creano buone opportunità per i manager con maggiore esperienza”.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.