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L’Europa va più forte del resto del mondo

L’equity della regione nell’ultimo mese ha fatto meglio dei Global markets. Merito anche delle ultime decisioni della Bce. Le strategie che puntano sul valore, intanto, battono le growth.

Marco Caprotti 26/06/2020 | 15:20
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La Bce dà una spinta ai mercati europei. In una situazione di volatilità diffusa su tutti i mercati mondiali, l’indice Morningstar Europe in un mese (fino al 25 giugno e calcolato in euro) ha guadagnato il 4,31% portando a -13,4% la performance da inizio anno (dopo aver segnato +27,1% nel 2019). Nelle ultime quattro settimane il paniere Global ha segnato +3% (-7,1% da gennaio e +28,5% l’anno scorso).

Indici Morningstar Europe e Global Markets a confronto da inizio anno
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Dati in euro aggiornati al 25 giugno 2020
Fonte: Morningstar Direct

Dal punto di vista delle diverse categorie Morningstar in cui sono suddivisi gli strumenti che puntano sull’equity Europa, si conferma il ribaltamento dei rapporti di forza fra le strategie visto di recente anche in altre regioni, con un rafforzamento di quelle value e un indebolimento delle growth.

Andamento categorie Morningstar Europe
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Interviene la Bce
L’attenzione degli investitori è stata catalizzata dall’ultimo intervento della Banca centrale europea per far fronte all'emergenza Coronavirus da cui è emersa la conferma dei tassi di interesse, con il saggio di riferimento che resta fermo allo zero, e quello sui depositi negativo (-0,5%).

-La Banca centrale europea ha spiegato che i tassi resteranno a questi livelli almeno finché l’inflazione non si consoliderà vicino al 2%.

-Per quanto riguarda il Pandemic Emergency Purchase Programme (chiamato anche Pepp) è stato incrementato di 600 miliardi di euro arrivando a 1.350 miliardi di euro.

-A livello di tempistica è stato deciso di estendere il Pepp fino alla fine di giugno 2021, con un orizzonte più lungo (fine 2022) per reinvestire i proventi.

-Proseguirà, inoltre la flessibilità degli acquisti fino al definitivo superamento della crisi epidemiologica.

-E’ stato confermato il proseguimento degli acquisti nell’Asset Purchase Programme per 20 miliardi di euro al mese. IL programma continuerà fino a quando la Bce non tornerà ad alzare i tassi di interesse di riferimento.

Il meeting è stato anche l’occasione per fare il punto sulle prospettive macroeconomiche della regione che indicano una profonda recessione nel 2020 (-8,7% contro il -7,6% del consenso) e una ripresa incerta e irregolare mano a mano che si entrerà nel 2021.

“Questo nuovo sostegno monetario, leggermente superiore alle aspettative del mercato, offre un valido sostegno al piano di rilancio della Commissione europea”, spiega Enguerrand Artaz, gestore di La Financière de l’Echiquier. “La convergenza tra politiche monetarie e di bilancio sta dando vita a un mix di politiche molto solido e, sotto molti aspetti, i mercati hanno stanno puntando su queste decisioni ambiziose”.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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